Il giorno di San Valentino, chiamato anche festa degli innamorati o colloquialmente San Valentino, è un giorno dedicato all’amore romantico che si celebra il 14 febbraio di ogni anno.
Ma a cosa si rifà la festa degli innamorati? La tradizione di San Valentino risale all’epoca romana, nel 496 d. C., quando l’allora Papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco e che si celebravano il 15 di febbraio con festeggiamenti forsennati totalmente contrari all’idea moderna dell’amore dei cristiani. Papa Gelasio I, in seguito, decise di “battezzare” la festa dell’amore spostandola al giorno precedente – dedicato a San Valentino di Terni – che diventò poi il “protettore” degli innamorati.
San Valentino, uno dei santi più venerati nel mondo, fu cittadino di Terni in Umbria e divenne vescovo della città a soli ventuno anni. Amante dei fiori, e delle rose, dal carattere dolce e mite, si narra che facesse fare pace alle coppie. Da anziano, recandosi a Roma durante il periodo le terribili persecuzioni perpetrate contro i cristiani, compie alcune guarigioni miracolose e converte al Cristianesimo intere famiglie. L’imperatore Aureliano lo fa catturare e ne ordina l’uccisione (martirio per decapitazione) che avviene il 14 febbraio 273, sulla Via Flaminia, per evitare la rivolta dei fedeli ormai diventati tanti e devoti. Il corpo attualmente si trova nella Basilica di Terni e la sua tomba è, ancora oggi, meta di pellegrinaggio da parte di migliaia di fedeli desiderosi di protezione per una famiglia serena e unita.
L’ORIGINE LETTERARIA DI SAN VALENTINO E I TEMPI MODERNI
Il merito moderno, in realtà, si deve a Geoffrey Chaucer, l’autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del ‘300 scrisse, in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia, il The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino.
Nel corso degli anni, poi, diventa a tutti gli effetti la festa degli innamorati nella quale scambiarsi i valentine, bigliettini d’amore, oltre alle classiche rose confezionate. Recenti stime collocano questa ricorrenza al secondo posto, come numero di biglietti acquistati e spediti, dopo il Natale.