“Uomo e natura: una relazione in crisi?” è il titolo della puntata di “A me puoi dirlo”, condotta da Roberta Vitaro e andata in onda sui canali Facebook e YouTube de Il Dot lo scorso 30 maggio. Ospite della puntata, Salvatore Urso, esperto naturalista nonché socio fondatore della ONLUS “Caretta Calabria Conservation”. Si tratta di una fondazione che, dall’aprile 2012, opera attivamente per la protezione di fauna e flora marina e, in particolare, per la tutela della specie di tartaruga Caretta Caretta, nidificante in Calabria.
L’esperto, nel corso della puntata, ha spiegato come le coste siano sempre più antropizzate, prevalentemente nei mesi estivi. La massiccia e costante presenza dell’uomo, tuttavia, si scontra sempre più gravemente con la tutela di importanti risorse ambientali, molte delle quali anche a rischio di estinzione. Le attività antropiche, infatti, sortiscono effetti sempre più devastanti nei confronti di flora e fauna.
Come sottolineato dall’ospite, spesso, dietro al mancato rispetto delle risorse naturali, vi è “un problema culturale, in quanto se non si conosce una risorsa, non si riesce a preservarla.”
“Caretta Calabria Conservation” e la tutela della specie di tartaruga caretta caretta
L’ONLUS, nata nel 2012 “è il frutto della grande passione per il mare, per le spiagge calabresi e soprattutto per le tartarughe – ha spiegato Salvatore Urso – La Calabria, infatti, è uno dei principali siti nazionali riproduttivi della specie caretta caretta”.
La principale “missione” dell’ONLUS è, infatti, individuare e tutelare i nidi di tartaruga caretta, presenti sulle spiagge calabresi. Tante volte, l’eccessiva presenza dell’uomo sulle spiagge, come spiegato dall’esperto, causa rischi irreversibili sui nidi di tartaruga e sugli esemplari. La massiccia presenza di attività antropiche sulle coste, inoltre, può causare una deviazione del percorso compiuto dagli esemplari appena nati, inducendoli anche alla morte.
Il naturalista ha poi spiegato come salvaguardare la flora e la fauna “non significhi necessariamente estromettere il turista o il bagnante dalla spiaggia, ma includerlo nel rispetto reciproco […] si potrebbe sfruttare anche per un turismo sostenibile, sul modello greco o turco, dove i nidi di tartarughe marine sulla spiaggia permangono, nonostante la presenza dei turisti.” Secondo quanto dichiarato dall’ospite, dunque, servirebbe una maggiore tutela delle spiagge, istruendo i bagnanti a condurre una coabitazione pacifica con le specie.
“Caretta Calabria Conservation”, al fine di sensibilizzare i turisti sull’argomento, organizza anche campi di formazione, attraverso i quali i turisti possono contribuire alle attività dell’onlus.
La puntata integrale
Entra nel nuovo canale Whatsapp de Il Dot