Financial Times - Carbonara

L’arte culinaria italiana è, da sempre, considerata tra le più rinomate ed apprezzate del pianeta. Si tratta di una gastronomia variegata e genuina, basata su alimenti gustosi e di qualità. Nel corso degli anni, sono stati innumerevoli gli alimenti “Made in Italy” ad essere elogiati ed apprezzati per il mondo.

Risale, infatti,  soltanto alle scorse settimane la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco. In un clima di apprezzamento globale del cibo italiano, tuttavia, la nostra penisola si è trovata a fare i conti con una bufera, sorta dall’Inghilterra.

Tutto quello che io, un italiano, pensavo di sapere sul cibo italiano è sbagliato.” E’ questo l’esordio di un articolo, pubblicato lo scorso 23 marzo, dal quotidiano britannico “Financial Time. Il pezzo, firmato Marianna Giusti, è realizzato con la collaborazione di Alberto Grandi.  Si tratta di un accademico, già noto per aver sfatato, in passato, attraverso pubblicazioni e interviste, numerosi miti della tradizione enogastronomica italiana.

Il contenuto dell’articolo

Dal panettone al tiramisù, molti “classici” sono in realtà invenzioni recenti.” – dichiara Grandi nell’articolo.  L’accademico, infatti, all’interno del pezzo, si scaglia contro numerose pietanze “simbolo” della gastronomia italiana. Secondo quanto di legge tra le pagine di “Financial Times”, alcuni alimenti, per tradizione considerati italiani, sarebbero in realtà di importazione americana.

Tra le “vittime” dell’attacco, il parmigiano Reggiano. Secondo Grandi, infatti, il noto formaggio, nella sua forma tradizionale, avrebbe le stesse caratteristiche del celebre “Parmesan”, prodotto nel Wisconsin.

Ad essere messa in discussione dall’accademico, anche la tradizione che colloca l’origine della carbonara nel XVIII secolo. Secondo quanto tramandato, infatti, il piatto, di origine laziale, sarebbe stato ideato dai carbonai. Le tesi di Alberto Grandi, invece, individuano un’origine del tutto diversa della celebre pietanza. Secondo lo studioso, infatti, il piatto sarebbe stato ideato dagli americani, nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Deriverebbe, dunque, dalla fusione tra la pasta italiana e la tipica colazione americana.

Nell’articolo, le tesi di Alberto Grandi, prendono di mira anche il panettone e il tiramisù, che sarebbero, invece, “delle invenzioni commerciali recenti”.

La difesa di Coldiretti 

“Sulla base di fantasiose ricostruzioni si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. In sostanza la carbonara l’avrebbero inventata gli americani e il panettone ed il tiramisù sono prodotti commerciali recenti, ma soprattutto si arriva addirittura ad ipotizzare che il Parmigiano Reggiano originale, sia quello che viene prodotto in Wisconsin in Usa , la patria dei “falsi” formaggiha commentato, in merito a quanto si legge nell’articolo di “Financial Times”, l’organizzazione agricola Coldiretti “Un articolo ispirato da una vecchia pubblicazione di un autore italiano che, se non nascondesse preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale, potrebbe addirittura far sorridere”.

 “La mancanza di chiarezza sulle ricette “Made in Italy” offre infatti terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero – ha concluso – dove le esportazioni, potrebbero triplicare, se venisse dato uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che causa danni economici e di immagine.

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