Myss Keta (pagina Facebook Settembre Rendese)
Myss Keta (pagina Facebook Settembre Rendese)

Ha riscosso grande successo la 57ª edizione del “Settembre Rendese”. Il festival, che quest’anno ha attenzionato prevalentemente le giovani generazioni, ha consentito alla musica di grandi artisti di risuonare per le strade rendesi. Da Carl Brave a Marina Rei senza dimenticare Dani J. Eventi musicali che hanno radunato un vasto pubblico nella città di Rende.

La kermesse annuale si è chiusa nella serata di ieri con l’esibizione dell’ironica ma provocante Myss Keta, donando alla rassegna una degna conclusione. Anche in questo caso sono stati tanti i fans accorsi nella piazza Kennedy del Museo del Presente.

Il pubblico per il live di Myss Keta (pagina Facebook Settembre Rendese)
Il pubblico per il live di Myss Keta (pagina Facebook Settembre Rendese)

Myss Keta, una misteriosa artista dall’identità sconosciuta 

Myss Keta è una cantautrice milanese, la cui musica si rivolge prevalentemente verso i  generi pop e rap. Personaggio nato nel 2013, con la pubblicazione del primo singolo, ”Milano, sushi e coca”, che ottiene un grande riscontro mediatico. Figure chiave del progetto sono il produttore Stefano Riva, il regista Simone Rovellini e il grafico Dario Pigato. Nel 2019 l’artista torna a riscuotere un grande successo, con la pubblicazione del celebre album “Paprika”, il cui brano più noto, “Pazzeska”, concepito con la collaborazione del rapper Gue Pequeno, diviene un vero e proprio tormentone.

La particolarità più intrigante della cantautrice è la sua identità sconosciuta. Particolarità che ha, sicuramente, contribuito a creare il fascino del personaggio. Non si conoscono, difatti, i dati anagrafici dell’artista, né i lineamenti del suo volto, dal momento che in pubblico è solita celare il suo viso dietro a scuri occhiali da sole e ad un’appariscente maschera.

Il direttore artistico De Luca: “Il Settembre rendese 2022 rivolto ai giovani” 

Il Settembre Rendese giunge alla sua LVII edizione e lo fa con uno sguardo più attento sulle giovani generazioni”. Questo l’incipit del programma della manifestazione che, infatti, ha rivolto la propria attenzione nei confronti di ”coloro che hanno bisogno di coltivare e tutelare i propri sogni ”, come aveva preannunciato il direttore artistico De Luca.