Avreste mai creduto che il primo concerto pop che si sia mai tenuto in Cina risale solo al 7 aprile 1985? A spalancare le porte alle band occidentali sono stati gli Wham!
Ancora oggi è facile pensare alla Cina come un paese chiuso a tutto quello che viene dall’Occidente. Negli anni ’80 però la situazione è di gran lunga peggiore. Fu una gran sorpresa all’epoca sapere che il duo inglese composto da George Michael e Andrew Ridgeley, dopo aver superato le resistenze del governo cinese, avrebbe tenuto ben due concerti nel giro di pochi giorni. Nulla fu casuale e il merito fu del certosino lavoro diplomatico del loro manager, Simon Napier-Bell.
Negli anni ’80 gli Wham! sono relativamente noti al pubblico cinese grazie alle radio di Hong Kong o a qualche copia dei loro dischi importata da cittadini occidentali. Ma non certo per merito o fama che vengono scelti per esibirsi. Fondamentale è il lavoro ai fianchi che Napier-Bell fa per ben due anni. Ripetuti gli incontri con i rappresentanti del governo cinese, interessati a mostrare l’apparente apertura del regime comunista nei confronti della cultura pop occidentale.
Un maxispot pubblicitario per il governo e per le band che fa gola a tanti, dai Queen agli Stones e che a conti fatti consentirebbe agli artisti che per primi si sarebbero esibiti in Cina di passare alla storia. Napier-Bell è abilissimo a sfruttare l’apparente innocuità delle canzoni dei due inglesi. Nello stesso tempo spinge nel marcare la differenza tra un duo dall’aspetto rassicurante e familiare e i Queen. Ultimi concorrenti rimasti a contendere agli Wham la possibilità di esibirsi per primi in Cina, che hanno nell’immagine provocatoria del loro leader Freddie Mercury un aspetto poco gradito ai dirigenti governativi comunisti.
E’ quindi per valutazioni decisamente extra musicali che il duo britannico riesce, come testimoniato dal film documentario “Foreign Skies“, a trascorrere in Cina 10 giorni. Si esibirà in due occasioni, a Canton e Pechino, davanti a una platea gremita.
TESTI DELLE CANZONI “COMUNISTIZZATI”
Peccato che, secondo testimonianze raccolte dalla Bbc, la platea viene riempita grazie agli omaggi distribuiti dai funzionari comunisti ai loro conoscenti. I due occidentali vestiti in modo strano per le prerogative cinesi infatti, non attirano più di tanto il pubblico locale abituato a ben altri spettacoli, anni luce distanti da quelli lustrini e paillettes del pop anni ’80. A poco vale che in apertura di concerto siano proposte le versioni cinesi, con tanto di testo “comunistizzato” di classici della band come “Club Tropicana” e “Wake me up before you go go“, eseguite da Cheng Fangyuan.
Come è stato poi raccontato da Andrew Ridgeley, il Ministero della Cultura aveva opportunamente fornito i partecipanti di un vademecum con un rigido protocollo da rispettare. Si prevedeva finanche il consiglio a manifestare il proprio apprezzamento in maniera misurata e a “guardare ma senza imparare” l’esibizione del duo. La cosa ovviamente non valeva per gli stranieri presenti al live che parteciparono al concerto ballando e cantando, in pieno contrasto con il resto del pubblico.
La storia degli Wham! si conclude poco più di un anno dopo per decisione di George Michael. Il cantante, scomparso il giorno di Natale di 6 anni fa, volle seguire un percorso musicale più sofisticato. Lontano da quello teen oriented della band.
Malgrado abbia poi rivisto con maggiore indulgenza le proprie posizioni sul passato del duo, quella degli Wham! resta comunque una storia fatta da intramontabili hits. Così come da 2 concerti che hanno segnato, in modo netto e inequivocabile, uno spartiacque nella storia della cultura pop degli anni ’80.