– GUARASCIO – Presidente – (Scelte 4 – Fortuna 10 e lode): Il suo rapporto con la piazza dopo l’amara retrocessione sul campo è ai minimi storici. Commette molti errori gestionali e sportivi, a partire dalla conferma di un ds (Trinchera) sfiduciato nei fatti. Però la dea bendata (fallimento Chievo) non si dimentica mai di lui. Può bastare? Per mantenere la categoria al momento sì. Ma Cosenza ha bisogno di sognare e di alzare l’asticella. A fine anno è tempo di insalata russa.
– IDDA 5 (Colpevole): Conclude la sua parentesi in rossoblù tornando sul campo in Serie C, lì da dove cominciò la sua avventura. Nell’ultima stagione in riva al Crati tanti errori.
– INGROSSO 5 (Addormentato): Mai apparso sicuro, specie in marcatura. Non resterà negli annali per le sue prestazioni sempre ben al di sotto della sufficienza.
– KONE 5 (Abulico): Tanta voglia di spaccare il mondo, rimangono solo i buoni propositi. Tatticamente acerbo. Riesce di rado a dare il suo apporto.
– KRISTOFFERSEN S.V.: Ha destato sin qui curiosità, null’altro.
– LA VARDERA S.V.: Qualche sporadica apparizione nella fase iniziale della stagione. Attualmente in prestito all’Imolese.
– LEGITTIMO 5,5 (Arrivederci e grazie): Conclude con quasi 100 presenze la sua esperienza calcistica a Cosenza. Anche lui gioca una stagione al di sotto delle precedenti e questo incide sulla non riconferma.
– MARESCA 6 (Giovane promessa): Anche lui si è tolto la soddisfazione di disputare qualche gara con la prima squadra. Buon profilo in prospettiva futura.
– MATOŠEVIČ 6 (Rivelazione?): Ha scalato le gerarchie nelle ultime settimane, complice l’infortunio a Vigorito e le non buone prestazioni di Saracco. Ha dimostrato di saperci fare. Merita fiducia.
– MBAKOGU 4,5 (Broken): Il fermo immagine dello stiramento che lo ha costretto a lasciare il campo all’Arechi dopo 30 minuti alla prima da titolare è l’emblema della stagione rossoblù. Una scommessa persa in partenza. Di lui se ne ricorderà solo l’infermeria.
– MILLICO 6 (Speranza): Ha fatto vedere buone cose e nel complesso ha molta voglia di essere protagonista. Se sta bene e recupera al 100% degli acciacchi che ne hanno compromesso fin qui la carriera potrà dare il suo contributo.
– MINELLI 5 (Distratto): Nelle poche apparizioni è sembrato un po’ acerbo, sia in fase di impostazione che in marcatura.
– MOREO S.V.: Solo poche presenze. Un investimento rivelatosi inutile.
– OCCHIUZZI – Allenatore – 5 (Imbambolato): Nella retrocessione sul campo dell’anno scorso ha tante colpe, sia nella gestione degli uomini che per aver avallato scelte improbabili. Ha difeso le sue andando però in confusione. A sua discolpa va detto che non è stato certo aiutato dal materiale umano a disposizione. Ora richiamato tutt’altro che a furor di popolo non può sbagliare. La sua carriera dipenderà dai risultati di questa seconda esperienza sulla panchina del Cosenza. Da eroe post lockdown a responsabile della retrocessione il passaggio è stato repentino. Il campo come al solito sarà il giudice supremo.
– PALMIERO 6 (Genio annebbiato): Tornato da figliol prodigo e con la fascia di capitano, non ha reso ancora per quanto ci si immaginasse. Dalle sue giocate di qualità dovrà passare la salvezza del Cosenza. Sufficienza di stima e di auspicio.
– PANDOLFI 5 (Amletico): Pochi minuti per lui. Da capire ancora se è adatto alla Serie B. Valutazione rimandata.
– PANICO S.V. (Ingiudicabile): Sparito subito dai radar. Complice un infortunio non si è mai visto in campo. Potrebbe partire a Gennaio senza aver mai giocato o quasi.
– PETRE 4,5 (Inguardabile): Il “bomber” rumeno, la scommessa di Trinchera, lascia un ricordo impalpabile. Nessun gol e forse solo un tiro verso la porta avversaria.