“Cari commissari prefettizi,
siete una boccata di ossigeno per la nostra città – scrive Francesca Cufone, Segretaria cittadina di Rende Italia del Meridione – nonostante il caldo e l’abbattimento di alberi lungo i viali e piazze di Rende che ha suscitato forte sgomento a noi cittadini amanti della cura e rispetto del verde. E nell’augurarvi buon lavoro cogliamo l’occasione per manifestare la nostra volontà di sopperire ad alcune questioni rimaste irrisolte nel corso degli anni a Rende.
Più volte, in qualità di segretaria cittadina di Rende di Italia del Meridione, ho denunciato le diverse criticità e disagi che vive la comunità rendese: un anno fa, ad esempio, denunciai a mezzo stampa lo stato di degrado ed abbandono della zona industriale di Rende. Ad oggi nulla è cambiato a causa delle orecchie da mercante da parte di chi fino a poco tempo fa ha rappresentato la nostra comunità.
Nel corso di una recente visita a Cosenza – prosegue Cufone – anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini è intervenuto sul tema: “Noi riteniamo che la bonifica sia uno strumento di grande importanza per la tenuta in termini di capacità produttiva delle nostre imprese, ma anche per arrivare a quella sfida della sovranità alimentare che solo con l’acqua potremo raggiungere. Sotto questo punto di vista, l’utilizzo delle risorse del PNRR per la realizzazione di nuovi bacini di accumulo, ma anche per l’innovazione delle imprese agricole, utilizzando meno acqua ma creando le condizioni perché le rese siano maggiori per superficie coltivata sono assolutamente alla nostra portata”.
Chiediamo, data l’emergenza dell’inquinamento dei mari e del problema siccità che attanaglia l’intero globo, un controllo a tappeto della presenza di eventuali sversamenti abusivi nei torrenti e dell’intera rete fognaria comunale in quanto l’inquinamento è un fenomeno che va censurato e combattuto. Come ha ribadito anche il Sindaco di Castrolibero Orlandino Greco di recente in una lettera indirizzata al Presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, affermando che il controllo fognario andrebbe esteso a tutto il territorio regionale.
Il territorio di Rende è attraversato dal fiume Emoli e torrente Surdo, e transitando lungo la strada Mattia Preti in determinate fasce orarie si percepisce dall’odore sgradevolissimo di fognatura della presenza di sversamenti abusivi di acque reflue. Queste ultime sono tra le principali cause di inquinamento dei mari. Altro dato allarmante è la scarsa trasparenza dei torrenti in determinati tratti. Pertanto, è necessario intervenire sul livello di qualità dell’acqua dei due fiumi citati al fine di garantire un “fiume da bere”, senza il quale non è possibile pretendere un “mare da bere”.
Per quanto concerne le altre criticità – conclude – saremo ben lieti di poterle esporre nelle sedi opportune. La macchina comunale non può arrestarsi e per tale motivo noi di Italia del Meridione restiamo sin da adesso a vostra disposizione“.