Jannik Sinner infiamma il Pala Alpitour, sede delle Nitto ATP Finals 2021 e per i prossimi quattro anni, battendo Herbert Hurkacz in due set (6-2, 6-2).
Catapultato nel torneo da poche ore per sostituire Matteo Berrettini, che ha fatto di tutto per recuperare dopo l’infortunio che lo aveva costretto ad abbandonare il campo nella gara di lunedì sera con Zverev, l’altoatesino ha giocato con la padronanza di un veterano.
Gara subito in discesa in avvio di primo set. Sinner conquista il break già al terzo gioco, e si ripete al quinto portandosi sul 4-1. Amministra senza strafare e chiude 6-2 in 44 minuti. Prova a reagire Hurkacz, che va molto vicino ad ottenere il punto del 2-0 ma Jannik si oppone strenuamente al tentativo del polacco. Anzi, è lui ad ottenere il break e andare avanti 3-1. Il numero 7 del mondo, già superato all’esordio da Medvedev, va nel pallone e cede nuovamente il servizio.
Sinner vola sulle ali dell’entusiasmo e ripetere il 6-2 del primo set diventa una pura formalità. Discorso chiuso in un’ora e venticinque minuti. Consumata la vendetta della finale persa a Miami. Il palazzetto è in delirio, ha trovato un nuovo idolo e urla il suo nome. L’idolo di Jannik invece è Matteo Berrettini, come scritto con il pennarello dal ventenne sulla telecamera a fine gara nella dedica con cuoricino a corollario.
Con questo successo Sinner guadagna 200 punti nel ranking Atp e rientra immediatamente nella top ten (ne era uscito la settimana scorsa dopo la sconfitta subita da Murray a Stoccolma). Giovedì la sfida al numero 2 del mondo Daniil Medvedev per provare a compiere l’impresa di arrivare in semifinale.