Champions League, ciò che conta davvero un'italiana in finale dopo sei anni
Champions League, ciò che conta davvero un'italiana in finale dopo sei anni

Inutile negarlo. La Champions League 2023 tornerà ad essere premio ambito per un’italiana. Derby di Milano in semifinale, e riaffiorano i ricordi.

Nella serata di ieri, in una partita rocambolesca terminata con il risultato di 3-3, l’Inter riesce a conquistare la tanto ambita semifinale, nella quale affronterà i cugini del Milan, già reduci da un derby tutto italiano col Napoli terminato nelle polemiche. E così il Derby di Milano sarà una delle due semifinali dell’edizione 2023 di Champions League. Entrambe le formazioni sono a conoscenza, tuttavia, di una consapevolezza che fa tanto bene al calcio italiano: comunque vada, ci sarà un’italiana in finale dopo ben 6 anni. Negli ultimi vent’anni le formazioni italiane hanno disputato ben 6 finali, ora diventeranno 7. Ma i neroazzurri e i rossoneri non sono nuovi ad incontrarsi nella massima massima competizione europea.

Derby di Milano in Champions League, i precedenti

I due precedenti esistenti risalgono agli anni 2000. Il primo, proprio in semifinale, nel 2003 con il Milan di Carlo Ancelotti contro l’Inter di Hector Cuper. Parliamo di due squadre con un organico non indifferente. Da una parte, infatti, c’era Nesta, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Shevchenko, Inzaghi, e soprattutto capitan Paolo Maldini. Dall’altra capitan Zanetti, Materazzi, Hernan Crespo, Recoba e i giovani Kallon e Oba Oba Martins. Dopo lo 0-0 dell’andata, al Milan bastò un pareggio 1-1 (gol di Shevchenko e Martins) per andare in finale – poi vinta – contro la Juventus.

Champions League, ciò che conta davvero un'italiana in finale dopo sei anni
Champions League, ciò che conta davvero un’italiana in finale dopo sei anni

Il secondo precedente, dopo appena 2 anni, nel 2005, ma questa volta ai quarti di finale, in una partita particolarmente complicata: il Milan si impose 2-0 all’andata, ma al ritorno, dopo il vantaggio di Shevchenko, arriva la sospensione per i fumogeni lanciati in campo dai tifosi nerazzurri.

L’Inter perse quella gara 3-0 a tavolino: il Milan eliminò poi il Psv Eindhoven e andò in finale persa poi contro il Liverpool. Da sottolineare la location: ad Istanbul, nello stesso stadio, l’Ataturk, che ospiterà anche la finalissima di quest’anno.

Anni dopo, Maldini e Zanetti contro, alla conquista di una città che vuole diventare tricolore.

SEI ANNI DOPO DA QUEL JUVE-REAL

Chi, invece, assisterà con particolare attenzione alla sfida delle avversarie, sarà sicuramente la Juventus, con quel pizzico di nostalgia che incombe dal lontano 2015, l’ultimo anno in cui un’italiana arrivò in finale (i torinesi, appunto) nella sfida tanto discussa contro il Real Madrid. Non era facile affrontare gli spagnoli, soprattutto dopo l’altra finale persa proprio due anni prima con il Barcellona, eppure le prodezze di Cristiano Ronaldo gelarono i bianconeri di Allegri per una sfida che non ebbe storia.

E così, dopo ben 6 anni l’Italia e la Serie A torneranno ad avere una squadra pronta a giocarsi il trofeo più ambito in Europa.

Inter o Milan, come nel 2003, affronteranno la vincente tra Real Madrid e Manchester City (l’altra semifinale).

Da una parte l’Inter, che vuole ancora dimostrare tanto, dall’altra il Milan, che ritorna in Europa con il botto, che di dimostrazioni ne ha già date tante.

Appuntamento a San Siro prima il 10 maggio per l’andata e poi il 16 per un ritorno di fuoco.