SCZCZESNY 6 (incolpevole): Vola tra i pali a chiudere lo specchio della porta della Juventus su un paio di conclusioni velenose di James. Sui gol può poco o nulla. Nel finale un altro intervento da applausi prima di capitolare per la quarta volta.
CUADRADO 4,5 (in sofferenza): Gravato di un cartellino al 23′, pregiudica ulteriormente una prestazione al di sotto degli standard abituali.
BONUCCI 5 (subissato): Trascorre l’ultima mezz’ora a pregare che i ragazzini terribili di Tuchel esauriscano le energie.
DE LIGT 5 (vicino alle sofferenze di Leo): Si unisce alle preghiere del compagno di reparto.
ALEX SANDRO 4,5 (in affanno): James è un osso duro e fa fatica a contenere le sue folate.
MCKENNIE 4,5 (impetuoso): Non gli manca la forza di volontà. Tanto impeto, scarsa lucidità.

LOCATELLI 6- (mosca bianca): Predica nel deserto e porta a casa la pagnotta nel primo tempo. Nella ripresa sparisce assieme a tutta la Juventus. Merita comunque una stentata sufficienza.
BENTANCUR 5 (distratto): Si perde Chalobah sul corner da cui nasce il gol vittoria realizzato dal difensore dei blues. Quasi inesistente il suo apporto alla manovra.
RABIOT 4,5 (oltre il danno la beffa): Non ne combina una giusta. Becca anche una pallonata in pieno viso. Cornuto e mazzìato.
MORATA 5,5 (ci vuole ben altro…): …per far male ad un Chelsea perfetto ma su quel pallonetto, a dir la verità, aveva fatto tutto bene. Peccato per lui che Thiago Silva sia immortale.
CHIESA 4 (fantasma): Si vede pochissimo. E Allegri è tra i primi ad accorgersi di questa sua strana tendenza all’isolamento volontario.
ENTRATI DALLA PANCHINA
DYBALA 5 (Non può nulla): Entra in campo quando la gara è già ampiamente compromessa. Rimane in ombra.
ARTHUR 5 (Confuso): Fa in tempo ad adeguarsi alla massa bianconera perdendo palloni sanguinosi.
KEAN S.V.
KULUSEVSKI S.V.
DE WINTER S.V.: Per il difensore belga classe 2002 la gioia, mitigata dalla pesante sconfitta, dell’esordio in Champions League.
All. ALLEGRI 5 (Juventus non all’altezza): Il responso dello “Stamford Bridge” è crudele. Purtroppo tra il Chelsea e i bianconeri ad oggi c’è un abisso. È questo lo stato d’arte con cui il tecnico livornese deve fare i conti.