Mica è così difficile tracciare un bilancio dell’anno che volge al termine in casa Cosenza? Non fosse per il tempo che, inesorabilmente scorre, sembrerebbe (togliamo il sembrerebbe) di assistere sempre allo stesso evolversi degli eventi.
Attori diversi, che si avvicendano nell’interpretazione di un unico copione che si ripete all’infinito. Peccato rimanere fermi, anzi piantati, alla prima edizione di quella che invece potrebbe essere una saga. Il sequel, in sostanza, non prende forma. Come se Michael J. Fox (alias Marty McFly) e Christopher Lloyd (alias “Doc” Emmett Brown) di “Ritorno al Futuro” si fossero fermati al 1955 senza vedere né il 2015 né il vecchio west all’anno 1885.
Nella sceneggiatura trita e ritrita e il cui ciak viene dato rigorosamente dai sediolini del “Marulla“, è cambiato solo uno spezzone, un frame. Quello che ha fatto illudere, anche i più disfattisti, si potesse trattare di una stagione diversa. Aver portato sul set un cast decisamente superiore rispetto al passato.
Non sono cambiati i risultati, se non leggerissimamente migliorati. Sarà difficile ottenere recensioni positive e aumentare gli incassi, fin quando non si costruirà partendo dalle fondamenta. Se si parte dall’alto, come si è provato a fare negli ultimi giorni del calciomercato estivo, il rischio che si corre e che puntualmente si verifica, è che la struttura inizi a barcollare pericolosamente.
Il bilancio è presto fatto. Le riprese sono già finite. Ora non vi resta che andare nelle migliori sale cinematografiche. Chiedete un biglietto per: “Ritorno al Passato: da Hill Valley a Cosenza“.
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