Fabio Caserta al termine di Cosenza-Venezia (foto Francesco Farina)
Fabio Caserta al termine di Cosenza-Venezia (foto Francesco Farina)

Ci sono vittorie e vittorie. Quelle strappate per i capelli, raggiunte al fotofinish, con un gol in zona Cesarini. Quelle immeritate, frutto di un episodio fortuito dopo una gara di sofferenze. Il Cosenza potrebbe aver centrato quella scaccia crisi.

Per N motivi. Perché ottenuta contro la seconda forza del campionato, mica contro il fanalino di coda. Sebbene in questo campionato di Serie B, ci perdoni la retorica, non esistano partite facili. Vedi lo scherzetto riservato da una Feralpisalò comunque in ripresa al Catanzaro.

Non rifili quattro gol al Venezia così per caso. Raro vedere una squadra in profonda crisi di risultati sfoderare una prestazione simile al cospetto di un avversario così quotato. Con un allenatore in bilico e mai confermato con forza e convinzione. Non regali uno spettacolo simile a duemila impavidi sostenitori giunti al “Marulla” incuranti del freddo e della pioggia se hai sfiduciato la guida tecnica. Sensazione diffusa, mai riportata su queste colonne perché ritenuta non realistica, nonostante i risultati negativi.

Manuel Marras festeggia il gol del 2-0 (foto Francesco Farina)
Manuel Marras festeggia il gol del 2-0 (foto Francesco Farina)

È la vittoria di Fabio Caserta. Del redivivo Caserta, quello coraggioso e sfrontato delle prime giornate. Messo da parte l’alter ego che, comunque costretto dalle assenze, aveva virato su un Cosenza più timido e guardingo. A tratti impaurito e timoroso. Segnali incoraggianti erano arrivati dalla conferenza stampa pre gara, nella quale il tecnico di Melito Porto Salvo era apparso sereno, ironico e sorridente. Alcuni avevano interpretato quello stato d’animo come la rassegnazione ad un destino inevitabile.

Non era così. In cuor suo sapeva che i suoi lupi avevano ritrovato la fame necessaria. Tutti hanno giocato una partita superlativa. Merita comunque una menzione speciale, oltre a Tutino, autore di una tripletta storica perché la prima di un attaccante rossoblù in Serie B, un certo Manuel Marras. Qualità e quantità fino al 90′ e oltre. Quando è in giornata, non ce n’è per nessuno, è l’uomo in più.

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