Al “San Vito – Gigi Marulla” non ce n’è per nessuno. Il Cosenza conferma il suo trend positivo tra le mura amiche in questa prima parte di stagione.
In 5 partite disputate nello stadio di casa i rossoblù hanno vinto ben quattro volte. Un solo pareggio, quello strappato dal Frosinone lo scorso 16 ottobre. Tutte le altre avversarie passate da via degli Stadi (Vicenza, Como, Crotone e in ultimo la Ternana) ne sono uscite con le ossa rotte.
Numeri che certificano la solidità degli uomini di Zaffaroni quando non sono costretti a viaggiare fuori sede. Consolidati da una statistica che non lascia spazio ad interpretazioni, del resto la matematica non è un’opinione. Nella speciale classifica dei match giocati in casa il Cosenza è attualmente in vetta, sopravanzando anche il Pisa, attuale capolista di Serie B, per differenza reti. Identico il numero dei punti collezionati, ma la compagine bruzia ha dalla sua il maggior numero di gol messi a segno di fronte al proprio pubblico: 9 contro gli 8 dei toscani.
Verrebbe da pensare che basterebbe migliorare il rendimento in trasferta per sognare un Cosenza ancor più ambizioso. Scenari di cui il tecnico Marco Zaffaroni, uomo concreto e con i piedi ben piantati a terra, non vuole sentir parlare. Sa bene l’allenatore scelto dal ds Goretti dopo la riammissione nella serie cadetta quanto la sua squadra non possa permettersi di fare voli pindarici. Pena: il rischio di non conseguire il massimo risultato.
Il dato, al di là delle implicazioni, parla chiaro. Mai il Cosenza aveva racimolato così tanti punti (14) nelle prime 10 gare di campionato dal ritorno in B tre anni or sono. Anzi, se si vuole risalire ad una partenza migliore, la macchina del tempo ci riporta addirittura alla stagione 2000/2001. Quella del sogno Serie A accarezzato per mesi, che si incrinò nel pomeriggio del “Bentegodi” e si infranse definitivamente sul palo clamoroso di Adriano Fiore in quel memorabile Cosenza – Sampdoria terminato 4-4.