Il Cosenza torna da Terni con le classiche “pive nel sacco“. Nessuna impresa o cambio di rotta. La squadra di Bisoli non riesce a strappare nemmeno un punto nonostante la superiorità numerica per più di 60 minuti di gioco.
La sconfitta non è andata giù alla società ma soprattutto al tecnico di Porretta Terme che prima non si è presentato in sala stampa, poi ha mandato tutti i suoi calciatori in ritiro. Ci sarà da analizzare i motivi che hanno portato alla brutta battuta d’arresto e preparare in fretta la prossima partita che vedrà il Cosenza impegnato martedì alle 18:30 contro la corazzata Lecce.
COSENZA ANCORATO AL QUARTULTIMO POSTO
Al momento la squadra di Bisoli, a nove giornate dal termine, dieci per i rossoblù che devono recuperare la partita in casa contro il Benevento, dovrebbe giocarsi la salvezza tramite i playout contro l’Alessandria. Per fortuna del sodalizio silano le squadre che inseguono o sono leggermente avanti in classifica continuano a non fare punti. I latini dicevano “mal comune, mezzo gaudio“, aggiungiamo noi, ma non troppo! Quando un male, un problema è comune a più persone, può sembrarci più sopportabile, in quanto non siamo i soli a doverlo affrontare.
LA CORSA SALVEZZA
Data per scontata la retrocessione in Lega Pro del Pordenone, il problema è che alla fine solo una squadra sarà destinata a salvarsi tra Crotone, Vicenza, Cosenza, Alessandria. A voler essere ottimisti aggiungiamo in questo calderone infernale anche la Spal, che comunque al momento ha 6 punti vantaggio sull’Alessandria. L’obiettivo dichiarato dall’area tecnica silana è il raggiungimento dei playout.
Anche perché una salvezza diretta appare davvero fantacalcio. L’importante è rimanere aggrappati con le unghie e con i denti alla squadra piemontese e non farsi superare in classifica dal Vicenza. A fine campionato, vedi ChievoVerona della passata stagione, ci potrebbe essere qualche squadra non proprio in regola con l’iscrizione al prossimo torneo. Ma quello è un altro discorso. Martedì arriva al “Marulla” la capolista Lecce: se la squadra bruzia vorrà veramente salvarsi, bisogna iniziare a fare punti senza guardare il nome o il blasone dell’avversario.