“L’albero della sicurezza” di Cosenza (Pagina Facebook Anmil)
“L’albero della sicurezza” di Cosenza (Pagina Facebook Anmil)

L’albero della sicurezza” di Cosenza, dedicato alle vittime sul lavoro, ha subito, nella giornata di ieri, un atto vandalico. Ad installare l’opera, nei giorni scorsi, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Adornata di caschi di protezione, a cura del maestro Francesco Sbolzani, l’installazione si trova su Corso Mazzini, adiacente a Piazza Bilotti.

Nella giornata di ieri, tuttavia, “L’albero della sicurezza” ha subito il furto di alcuni dei caschi colorati da cui è adornato. Già durante le festività natalizie dello scorso anno si era verificato un episodio simile, che aveva spinto il Sindaco Franz Caruso a lanciare un appello.

Franz Caruso: “Atto ignobile

Ad esprimersi in merito all’atto riprovevole, il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso che ha così commentato l’accaduto: “Anche quest’anno sono costretto ad intervenire rispetto all’ennesimo vile ed ignobile atto compiuto da ignoti verso l’albero di Natale dell’Anmil. Realizzato con uno scopo sociale ben definito, che è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, ricordandone le vittime e le loro famiglie. Nel condannare con forza l’inqualificabile gesto, esprimo vicinanza e solidarietà all’Anmil.”

Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli, anche attraverso l’ausilio della videosorveglianza – prosegue il primo cittadino di Cosenza – Constato con tristezza, però, che l’emergenza pandemica, in cui abbiamo vissuto momenti di grande drammaticità, e l’attuale guerra in Ucraina, che genera morte e distruzione, hanno insegnato veramente poco all’uomo contemporaneo. Eppure è evidente che, per offrire un futuro di speranza ai nostri figli ed ai nostri nipoti, è necessario incidere cambiamenti sostanziali nelle azioni quotidiane di tutti noi, ispirate al rispetto reciproco ed alle basilari regole della convivenza civile.

In questo senso – conclude – mi appello alla coscienza della comunità cosentina affinché faccia riaffiorare la propria identità culturale, basata su principi di libertà, democrazia ed uguaglianza e pregnante di valori etici e morali, con l’augurio che tali atti deplorevoli e sconcertanti non abbiamo più a ripetersi”.