“L’albero della sicurezza” di Cosenza, dedicato alle vittime sul lavoro, ha subito, nella giornata di ieri, un atto vandalico. Ad installare l’opera, nei giorni scorsi, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Adornata di caschi di protezione, a cura del maestro Francesco Sbolzani, l’installazione si trova su Corso Mazzini, adiacente a Piazza Bilotti.
Nella giornata di ieri, tuttavia, “L’albero della sicurezza” ha subito il furto di alcuni dei caschi colorati da cui è adornato. Già durante le festività natalizie dello scorso anno si era verificato un episodio simile, che aveva spinto il Sindaco Franz Caruso a lanciare un appello.
Franz Caruso: “Atto ignobile“
Ad esprimersi in merito all’atto riprovevole, il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso che ha così commentato l’accaduto: “Anche quest’anno sono costretto ad intervenire rispetto all’ennesimo vile ed ignobile atto compiuto da ignoti verso l’albero di Natale dell’Anmil. Realizzato con uno scopo sociale ben definito, che è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, ricordandone le vittime e le loro famiglie. Nel condannare con forza l’inqualificabile gesto, esprimo vicinanza e solidarietà all’Anmil.”
“Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli, anche attraverso l’ausilio della videosorveglianza – prosegue il primo cittadino di Cosenza – Constato con tristezza, però, che l’emergenza pandemica, in cui abbiamo vissuto momenti di grande drammaticità, e l’attuale guerra in Ucraina, che genera morte e distruzione, hanno insegnato veramente poco all’uomo contemporaneo. Eppure è evidente che, per offrire un futuro di speranza ai nostri figli ed ai nostri nipoti, è necessario incidere cambiamenti sostanziali nelle azioni quotidiane di tutti noi, ispirate al rispetto reciproco ed alle basilari regole della convivenza civile.“
“In questo senso – conclude – mi appello alla coscienza della comunità cosentina affinché faccia riaffiorare la propria identità culturale, basata su principi di libertà, democrazia ed uguaglianza e pregnante di valori etici e morali, con l’augurio che tali atti deplorevoli e sconcertanti non abbiamo più a ripetersi”.