Non tira certo una bella aria in casa Cosenza. La “cura Viali” non ha dato i frutti sperati rispetto alla gestione di Dionigi.
Anzi la squadra è sprofondata in un tunnel, dove non si intravede un minimo di luce. La compagine silana è ancorata, in maniera bel salda – l’unica certezza della stagione – all’ultimo posto in classifica. Nonostante l’ennesima umiliazione stagionale, un sonoro 5 a 1 che non ammette repliche a Como, il presidente Eugenio Guarascio ha deciso ancora una volta di non decidere.
Da mesi ormai il Cosenza è una barca alla deriva, in balia delle onde, e nessuno sembra avere interesse a portarla in acque più tranquille. Si vive come al solito alla giornata. Il tecnico ex Cesena, resta aggrappato con le unghie alla panchina solo perché martedì ci sarà in casa il derby con la Reggina. La soluzione più logica ed immediata sarebbe stata il ritorno di Dionigi, ma evidentemente qualcuno in società non è dello stesso avviso. Nel frattempo il presidente Guarascio, uscito con largo anticipo dopo la figuraccia del “Sinigaglia“, ha deciso insieme ai suoi più stretti collaboratori, di mandare Rigione e compagni in ritiro punitivo. Una soluzione che già in passato non è servita a nulla. Ma è sicuramente un palliativo, fumo negli occhi, in attesa degli eventi.