La sede della Figc a Roma (foto Figc.it)
La sede della Figc a Roma (foto Figc.it)

Il Consiglio Federale di stamane, inizio dei lavori alle ore 11:00, riempirà tutte le caselle rimaste vacanti nei campionati di Serie B e di Serie C.

Per quanto concerne il torneo cadetto nella giornata di ieri il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del ChievoVerona. Il club scaligero, già scottato dalla doppia bocciatura ricevuta da Covisoc e Figc, subisce il colpo letale e molto probabilmente sarà costretto a dire addio al professionismo. Sarà il Tar del Lazio, salvo scossoni, a mettere la parola fine sulla favola dei mussi volanti.

Esulta il Cosenza, che è caduto e si è saputo rialzare nel giro di pochi mesi. Soprattutto grazie alla caparbietà di una proprietà, contestatissima dalla piazza, che ha sempre creduto nella possibilità di tornare lì dove era stata negli ultimi tre anni. C’è anche un pizzico di buona sorte, che non guasta mai, a giocare un ruolo determinante. E il gol apparentemente inutile di Jallow a tempo scaduto in quel Vicenza – Reggiana lo dimostra. Perché ora la festa sarebbe tutta emiliana.

La Paganese è l’unica squadra “salvata” dal Collegio di Garanzia del Coni

Il Collegio di Garanzia del Coni alle 21:40 di ieri ha comunicato di aver respinto inoltre i ricorsi di Novara, Casertana, Sambenedettese e Carpi. Accolto invece quello della Paganese, che continuerà a giocare in Serie C.

Così il Consiglio Federale odierno, nello stabilire gli organici dei vari campionati professionistici, dovrà provvedere alla riammissione, o ripescaggio dir si voglia, di sei squadre. Alle cinque sopracitate infatti bisogna aggiungere la sostituta del Gozzano, che si è guadagnato la promozione dalla Serie D sul campo ma ha rinunciato all’iscrizione.

Dentro sicuramente Latina, Lucchese, Fidelis Andria e Siena. Un posto se lo giocano Fano e Pistoiese. Per l’ultimo invece sono in ballo FC Messina e Picerno ma sulla regolarità della fideiussione dei siciliani persistono forti dubbi e tutto lascia pensare che potrebbero spuntarla i lucani.