L’obiettivo finale rimane il titolo europeo che manca fa ormai da 19 anni.
Ma l’Italia sa benissimo quanto sia difficile il titolo degli Europei U21, perché contro non avrà solo la Francia ma anche la Svizzera (25 giugno) e la Norvegia (28).
«L’Under 21 deve essere più vicina alla Nazionale maggiore, soprattutto ora che abbiamo bisogno di ragazzi da inserire per il futuro» ha ribadito ieri il c.t. Roberto Mancini, diventato supervisore della U21. C’è da ricordare che le due finaliste di questo Europeo e la vincitrice dell’eventuale spareggio per il terzo posto prenderanno parte a Parigi 2024: qualora la Francia già qualificata in qualità di Paese ospitante arrivasse tra le prime quattro, tutte le semifinaliste otterrebbero automaticamente un biglietto per le Olimpiadi.
LA PARTITA D’ESORDIO
Nessuna sorpresa per il c.t Nicolato, che assegna la fascia di capitano (e una maglia da titolare) a Sandro Tonali, veterano della squadra con i suoi 23 anni. I francesi sanno di essere molto ponderati lì davanti. Si tratta, infatti, di una delle squadre ad aver segnato almeno 30 gol nei gironi di qualificazione insieme a Spagna, Portogallo, Germania e Paesi Bassi.
La partita d’esordio si sblocca al 22′ con il vantaggio proprio dei favoriti grazie al gran gol di Kalimuendo che, al centro dell’area gira in porta col tacco il cross dalla destra di Kalulu. L’Italia reagisce al 35′ con la rete del pareggio con protagonista proprio il capitano ed una delle sue punizioni che trova in area la testa di Pellegri. Una partita combattuta che termina 1-1 dopo i primi 45 minuti regolamentari.
Udogie al 62′ si rende autore di un brutto errore: prima copre con una diagonale ben eseguita ma poi, nel tentativo di un dribbling maldestro all’interno dell’area, si fa rubare palla da Barcola. Quest’ultimo, a tu per tu con Carnesecchi, non sbaglia. Nuovo vantaggio francese.
A 10 minuti dal termine tre occasione azzurre in sequenza con Miretti, Chevalier e infine Cancellieri. Espulso Bade per intervento da ultimo uomo su Gnonto all’83’.
L’Italia, con orgoglio, si avvicina nuovamente al pareggio nelle battute finali: tiro in diagonale di Gnonto, respinta del portiere Chevalier, Cancellieri a porta vuota fallisce clamorosamente il bersaglio.
Un brivido al 92′ scuote la panchina azzurra: un colpo di testa di Bellanova illude che la palla (spazzata poi da Lukeba), angolatissima, fosse entrata, ma senza on line technology la rete non viene assegnata.
L’arbitro olandese Lindhout fischia tre volte decretando la prima gioia per la Francia e il primo tassello di strada che si fa in salita per gli azzurrini.