F1 – Le statistiche pre-gara parlavano chiaro: in 5 occasioni (55,6%) il vincitore è partito dalla pole position. Ma in 9 occasioni (100,0%) il vincitore è partito dalla prima fila. Ed è quello che è successo proprio a Max Verstappen partito affianco al poleman Sainz. L’olandese centra un successo che va a confermare quanto il binomio con la Red Bull sia di un livello nettamente superiore, raggiungendo il 13° successo in campionato, pareggiando il record di Schumacher 2004 e di Vettel 2013.
Ma non solo. L’olandese con la sua vittoria regala anche il titolo costruttori alla Red Bull, che dopo la beffa dell’anno scorso in cui vinse Max ma il costruttori lo vinse la Mercedes, ripaga gli sforzi fatti quest’anno e conquista una doppietta stratosferica. Il primo grande errore della stagione arriva ai box durante il pit con l’anteriore sinistra che ha dato qualche problema. Allora forse nel team sono umani anche loro.
CONSTRUCTORS’ CHAMPIONS!! THE BULLS ARE BACK ON TOP!!! 👑 pic.twitter.com/dM0VORhXzb
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) October 23, 2022
In una gara bellissima, che conferma quanto l’America non deluda mai, l’unico neo rimane il ritiro di Carlos Sainz subito dopo la partenza in curva 1 a causa di un contatto con la Mercedes di Russell che colpisce la vettura dello spagnolo sulla fiancata. Un grande colpo di sfortuna per lui. Per l’inglese 5 secondi di penalità, giudicati insufficienti.
LEWIS HAMILTON MAI COSI’ VICINO
Ma chi ci ha creduto tanto in una vittoria tanto bramata e che sembra un’utopia dopo il mondiale 2021, è stato colui che ha vinto il Gran Premio degli Stati Uniti per ben 6 volte (2007, 2012, 2014, 2015, 2016 e 2017) con due team diversi (McLaren e Mercedes).
Lewis Hamilton mai così vicino alla vittoria in questa stagione. Il britannico ce l’ha messa veramente tutta, ma quando è arrivato il momento di vedersela con la Red Bull di Max la superiorità della RB18 ha avuto la meglio. Un recap del 2021 è sicuramente passato nella mente di molti. Una battaglia, tra i due, veramente emozionante. Da non credere che il 7 volte campione del mondo non abbia centrato una vittoria quest’anno. Complice una vettura forse completamente sbagliata ma che comunque si sta rivelando, gara dopo gara, una buona base da cui ripartire dal 2023.
Autore di un’altra grandissima prestazione a suon di sorpassi anche impossibili è certamente Charles Leclerc, partito 12° a causa della penalità di 10 posizioni per cambio motore endotermico e turbocompressore, e arrivato sul podio. Una gara, la sua, da giudicare in maniera estremamente positiva. Leggera paura sul finale quando tutti hanno temuto per il degrado gomme che stava diventando importante vedendo ridurre il gap con Perez quarto. La Ferrari perde così il mondiale costruttori.
IL RESTO DELLA GRIGLIA
Driver of the day, Sebastian Vettel, arrivato ottavo collezionando anche un sorpasso da copertina, e rimediando un errore del team al pit stop (anche loro problemi con l’anteriore sinistra). Alonso settimo è il classico esempio di pilota che non vuole mollare mai. Spaventoso il suo incidente con Stroll, con il pilota dell’Aston Martin che ha cambiato pericolosamente traiettoria costringendo lo spagnolo al contatto. L’Alpine di Alonso, dura a morire, continua la gara a differenza di quella del canadese. Ancora parentesi nera per Daniel Ricciardo sedicesimo dopo l’ennesima qualifica da dimenticare. Più fortunato il compagno Norris, sesto, che dimostra tutta la sua voglia di lottare.
Il fascino della Formula 1 è tornato a splendere ad Austin, in Texas, dove vince Max ma dove avrebbe meritato anche Lewis, per non parlare di Charles e la sua straordinaria rimonta. A suon di sorpassi e curvoni veloci, la F1 deve e può ripartire da qui. Nel frattempo ci si prepara a volare per un altro viaggio, perché già nel prossimo fine settimana c’è il Messico nel vecchio stadio di baseball. Che lo spettacolo continui.
RACE CLASSIFICATION (LAP 56/56)
Verstappen takes a record-equalling 13th win of the season 💪#USGP #F1 pic.twitter.com/htHTF4pJ72
— Formula 1 (@F1) October 23, 2022