Hanno suscitato scalpore e incredulità alcune frasi del presidente del Cosenza Eugenio Guarascio rilasciate in settimana all’emittente televisiva LaC.
Riferendosi al momento attuale della squadra rossoblù, il patron silano ha pronunciato alcune parole che, in questo momento storico, mistificano la realtà. “Mi dicono in giro ci sia un grande entusiasmo”. “La prossima partita in casa prevedo un pienone”. “L’andamento del Cosenza è eccellente”. Eccetera, eccetera.

Da bambino una delle mie favole preferite non era quella di Pinocchio o Biancaneve, ma sono rimasto sempre incantato da Peter Pan, capolavoro di James Matthew Barrie. Questa splendida fiaba per bambini ha come protagonista un ragazzino che non vuole crescere. Sempre allegro e spensierato, abita in un luogo pieno di fate e ricco di magia: l’Isola che non c’è. In genere tutte le favole che si rispettino finiscono con la solita frase: e vissero tutti felici e contenti. Quella di Peter Pan no, non ha un finale scontato. Peter si rifiuta si diventare adulto, di crescere come i suoi compagni di avventura. Vivrà in eterno nella sua isola ovattata, lontano dal pregiudizio degli adulti.
Il presidente Guarascio nel mio immaginario collettivo somiglia molto a Peter Pan. Mistificare la realtà dei fatti e vivere in un mondo tutto suo, dove il giudizio degli altri non sembra scalfirlo minimamente. Tanto potrà rifugiarsi sempre nella sua amata isola che non c’è.
Caro presidente, il Cosenza Calcio non è un’isola immaginaria di sua proprietà. La squadra cittadina è un patrimonio di tutti: della provincia, dei tifosi, dei giornalisti e di tutte quelle persone che hanno nel cuore le sorti della compagine rossoblù. Negare che ci siano dei problemi evidenti con l’ambiente è un pericoloso boomerang che può tornare indietro e ritorcersi contro.
IL DISAMORE DELLA TIFOSERIA
Il disamore della tifoseria è evidente. Nemmeno nei periodi bui della serie D si erano visti così pochi spettatori al “Marulla“. Caro presidente, non va tutto bene come dice lei. Il Cosenza non è una delle sue tante aziende dove basta tenere i conti apposto. Il Cosenza è molto di più: passione, amore, fegato amaro per l’ennesimo campionato vissuto in sofferenza. In fondo non le chiediamo la luna. O di costruire una squadra per vincere il campionato. Vogliamo semplicemente non sentirci sempre abusivi in questa categoria!
Progettualità e strutture. Queste le due paroline magiche che tutto l’ambiente vuole sentirle pronunciare. Solo così potrà riconquistare la fiducia persa nel tempo. In alternativa può continuare a rifugiarsi nell’isola che non c’è, così come l’entusiasmo…