Eugenio Guarascio ritorna a parlare alla stampa. Lo fa alla fine della sessione di calciomercato invernale che ha visto il Cosenza protagonista di un’autentica rivoluzione.
Presenti al fianco di Guarascio Roberta Anania, Dirigente Responsabile della Gestione e il responsabile dell’organizzazione Emanuele De Lieto Vollaro.
Panoramica generale: “Ci sono alcune criticità che stiamo attraversando dall’estate scorsa, la riammissione ci ha dato il diritto di essere in B. La categoria è un patrimonio della stampa, dei tifosi e della Calabria intera. Sapevamo di non avere una squadra con calciatori di categoria. Il mercato di riparazione si è aperto a gennaio e siamo intervenuti. E’ chiaro che, insieme all’area tecnica, abbiamo cercato di colmare le criticità emerse nelle ultime partite. Il reparto difensivo della squadra ha avuto diverse defezioni. Noi dobbiamo essere consapevoli di dove siamo e dobbiamo tentare l’impossibile per mantenere la categoria. Il Cosenza in questo mese compie 108 anni, il Cosenza non è di Guarascio”.
Sulle trattative per la cessione della squadra: “Se non ci sono persone serie il Cosenza non sarà venduto. Guarascio prima o poi andrà via, non cedo però ad avventurieri, servono persone serie che possano garantire un futuro.
Offerte concrete per l’acquisizione della squadra non ce n’è sono state. Sono aperto ad opportunità di questo tipo. Il Cosenza e Cosenza ha bisogno di una società seria. I conti della società sono chiari e trasparenti”.
Sul mercato invernale: “Secondo me è stato un buon mercato, poi il campo darà il giudizio finale, non si può pensare di fare la Serie B senza una lotta. Da oltre due anni le squadre di calcio stanno vivendo una crisi per la pandemia e va considerato”.
Sul rapporto con il comune e lo stadio: “Noi abbiamo la Tribuna B ancora inagibile, ci saranno incontri imminenti. Con il pnrr il comune e la società hanno l’opportunità di fare lo stadio nuovo o ristrutturare quello esistente”.
Sul silenzio di questi mesi: “Non amo parlare ogni minuto, nella questione della riammissione il Chievo è stato difeso dai giornalisti, qui invece la situazione è stata diversa. Se abbiamo avuto la riammissione vuol dire che l’abbiamo meritata, la critica per me rappresenta un punto di forza”.
In merito ai tanti rifiuti dei calciatori: “Con i procuratori è possibile che ci sia astio nei miei confronti. Può succedere che si punta su un calciatore e io personalmente ne volevo un altro, ma non ritengo questo un vero problema”.
Possibile interessamento per Luca Vido: “Non mi risulta che il calciatore sia stato un nostro obiettivo. La ricerca degli attaccanti è un problema nazionale, siamo stati costretti ad andare all’estero”.
Sulla continuità del progetto tecnico: “L’anno scorso per me si è chiuso un ciclo, volevo dare continuità al percorso ma per fare queste cose è determinante l’appoggio della parte tecnica. Quest’anno con Goretti abbiamo trovato una persona capace e sono contento del suo lavoro, in rosa abbiamo anche elementi di proprietà su cui punteremo”.
Ritardi del calciomercato estivo: “In estate parecchi rifiuti per la mancata certezza della riammissione, questo il motivo del mercato estivo in ritardo”.
Sulla partita di Cittadella: “E’ stato un segnale importante, sembravamo noi il Cittadella. Già dalla prossima sfida mi aspetto e pretendo risultati”.
Capitolo Goretti: “Sia lui che Trinchera sono persone oneste e trasparenti. Goretti è un ragazzo molto solare che dice quello che pensa”.
Problema Covid e assenze allo stadio: “Noi siamo stati colpiti dal Covid, ho proposto di prolungare la fine del campionato. Serve lanciare un appello alla tifoseria, il 12esimo uomo è importante”.
Problema strutture: “Abbiamo le risorse del Governo per cui possiamo ben sperare. Sono previsti accordi anche con l’Unical”.