Il Cosenza aveva bisogno di una scossa per dare un senso al suo finora deludente campionato. Più che una scossa, con l’approdo di Bisoli in panchina, è arrivato un “vulcano in piena eruzione“.
Fin dal suo arrivo arrivo in riva al Crati il trainer emiliano è sembrato subito motivato al punto giusto. In primis ha saputo toccare le corde dei tifosi fermandosi con loro a discutere prima degli allenamenti. Poi ha parlato chiaro alla stampa, senza peli sulla lingua, nel corso della sua presentazione. Infine, cosa più importante, ha saputo in poco tempo restituire fiducia ad un gruppo che sembrava già rassegnato al proprio destino.
SUDORE, SACRIFICIO, “BAVA ALLA BOCCA”
Questo il mantra di Bisoli dal suo arrivo a Cosenza. Un ritornello che ripete tutti i giorni durante gli allenamenti e le partite: “La mia squadra uscirà dal campo con la maglia madida di sudore, con il massimo sacrificio da parte di tutti e con la bava alla bocca“.
In panchina sembra un “tarantolato“. Le sue urla si sentono fino alla tribuna e non sta seduto nemmeno un minuto. Vive la partita come se fosse anche lui in campo. Uno stile e molto diverso dai suoi predecessori. Le ultime due partite contro Crotone e Alessandria che hanno fruttato 4 punti, hanno dato forza e vigore a tutto l’ambiente rossoblù.
La salvezza diretta resta obiettivo difficile da centrare, ma almeno adesso ci sono tutte le componenti per tentare l’impresa. Bisoli non è una persona che si arrende alle prime difficoltà. Mercoledì allo “Stirpe” di Frosinone contro la compagine di mister Grosso, i lupi venderanno cara la pelle. Per strappare punti, su un campo difficile come quello ciociaro, bisognerà lottare con il coltello tra i denti dal primo al novantesimo minuto. Il Cosenza e Bisoli sono pronti alla battaglia.