Luciano De Paola a Pianeta Cosenza
Luciano De Paola a Pianeta Cosenza

Se c’è un uomo col quale identificare il calcio pane e salame di una volta quell’uomo è senz’altro Luciano De Paola. Faceva sentire la sua voce e la sua presenza da calciatore in mezzo al campo, dove spadroneggiava con autorità, lo fa anche ora dalla panchina. I tifosi del Cosenza che lo hanno visto da vicino nel biennio 1996-1998 lo ricordano bene e rimpiangono ancora quella sua proverbiale “garra“. Ad una squadra troppo spesso negli ultimi anni apparsa abulica e priva di un’anima, se non nella parentesi Bisoli, avrebbe fatto comodo, eccome se avrebbe fatto comodo.

Ieri De Paola è intervenuto nel corso di Pianeta Cosenza, approfondimento calcistico del lunedì sera in onda sui canali de Il Dot.it. L’occasione è data dalla gara tra Cosenza e Brescia di giovedì prossimo. Match che lo riguarda da vicino. Si affrontano infatti le squadre con cui l’ex centrocampista che ancora coltiva una lunga chioma folta di riccioli neri, ha collezionato più presenze nel corso della sua lunga carriera (67 caps con i lupi, 150 con le rondinelle).

De Paola collegato con lo studio di Pianeta Cosenza
De Paola collegato con lo studio di Pianeta Cosenza

Ricordo bene il mio Cosenza, quello del -9. Dopo aver ricevuto la notizia io ero tra i pochi della rosa a credere nell’impresa. Quella squadra venne trascinata anche dalla classe di Buonocore. Dissi, anche a muso duro, all’allenatore dell’epoca Alberto Zaccheroni che Enrico avrebbe dovuto giocare sempre altrimenti sarebbe stata dura. Il tecnico ci diede retta e fece bene. Quella era una grande squadra, con grandi uomini che avevano gli attributi e li mostravano dentro e fuori dal campo. Su tutti il capitano Gigi Marulla. Ogni volta che parlo di lui – conclude nel primo intervento De Paola – mi viene la pelle d’oca“.

Il Cosenza odierno – torna all’attualità – manca di un leader. In una piazza del genere è indispensabile. Viali però ha molta personalità e la sta infondendo. Può portare i lupi alla salvezza. Manca in organico una seconda punta mobile. Larrivey? Lo vorrei sempre in campo. Può risultare decisivo in qualsiasi momento, ha carattere e va messo nelle condizioni di finalizzare. Per i lupi sarà una partita difficile. Il Brescia va attaccato, i rossoblù dovranno evitare il palleggio degli avversari“.

Considerazione anche sui lombardi: “Nel Brescia tutto ruota intorno a Cellino, presidente a cui piace fare un po’ di cinema. La squadra, se riesce a non farsi condizionare dal caos societario, può fare un buon campionato. Sta anche andando oltre le aspettative. Con la Reggina ha perso meritatamente perché è stata una gara a senso unico. Si punta tutto sulle giocate di alcuni singoli che hanno una grande qualità come Ndoj, Van de Looi e Moreo“.

LA PUNTATA INTEGRALE CON LE PAROLE DI LUCIANO DE PAOLA