Nadal contro Alcaraz è una sfida dai tanti valori intrinseci. È un derby tra due tennisti spagnoli, uno di Mallorca e l’altro di Murcia – (il paese di re Felipe VI si è praticamente fermato per seguire la gara tra i suoi due preziosi prodotti).
È il duello tra l’usato garantito e il nuovo che avanza. Ma soprattutto è lo scontro tra uno dei fabulous three ancora in scena che hanno dominato la scena negli ultimi 15 anni. Tra il recordman assoluto di slam vinti che ne hanno fatto il giocatore più vincente della storia, e colui che è pronto a raccoglierne il testimone. L’età la dice tutta: Carlos da poco maggiorenne, Rafa che di anni ne ha il doppio dell’avversario. La sensazione è identica a quella avvertita circa un ventennio fa quando un Pete Sampras sul viale del tramonto affrontava un giovanissimo, e visibilmente emozionato in quanto suo profondo ammiratore, Roger Federer.
L’occasione è la seconda semifinale del Masters 1000 di Indian Wells. Nella prima Fritz ha avuto la meglio sul russo Rublev in due set. Nessuno vuole perdersi questo scontro generazionale. Gli spalti del centrale del circolo di Coachella Valley sono pieni.
PREVALE NADAL, MA IL FUTURO È TUTTO DI ALCARAZ
Il match, fin dall’avvio, risponde alle aspettative ed è bello, intenso ed emozionante. I due non si risparmiano, rispondono all’avversario colpo su colpo. In poche parole se le danno di santa ragione, tennisticamente parlando. Alcaraz prova a scappare aggiudicandosi subito un break. Ma Nadal restituisce lo stesso trattamento e torna pienamente in corsa. Fino a mettere le mani sul primo set, al quinto set point e dopo un’ora e sei minuti di gioco. Punteggio 6-4. Il tutto condito da forti folate di vento che condizionano fortemente gli scambi.
A dispetto della giovanissima età Alcaraz sta in campo con la saggezza di un veterano. Non si scompone, non si perde d’animo e, al cospetto di una leggenda vivente, riprende a macinare gioco. Strappa il servizio sul due pari, lo perde, per poi riconquistarlo con prontezza. Si va avanti a suon di break, da una parte e dall’altra. Decisivo quello ottenuto dal 19enne sul 4-4, alla settima palla break dopo un game durato quasi venti minuti. Il giovane predestinato tiene il servizio e chiude il secondo parziale sul 6-4.
Si va al terzo e decisivo set. Nadal lo porta a casa con il punteggio di 6-3 e vince un match spettacolare che ha mandato letteralmente in visibilio il pubblico californiano. Durata totale dell’incontro tre ore e dodici minuti. Domani lo spagnolo giocherà la sua quinta finale del torneo contro lo statunitense Taylor Fritz.