Italia e Argentina contro in un match che rappresenta una novità assoluta nel panorama del calcio internazionale. Il tutto sulla falsa riga di ciò che avviene da almeno 50 anni con la Coppa Intercontinentale, ora Mondiale per club, in cui a sfidarsi sono le squadre vincitrici dei principali tornei continentali.
L’annuncio della nuova competizione, che prende il nome di “Finalissima“, è stato dato ieri pomeriggio dal presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin: “Siamo lieti di sviluppare il nostro eccellente rapporto con CONMEBOL e il nostro forte desiderio di agire insieme per lo sviluppo del calcio e i suoi benefici per la società è ulteriormente riflesso da questo nuovo protocollo d’intesa – spiega – C’è una lunga tradizione di collaborazione tra UEFA e CONMEBOL, come si è potuto testimoniare negli anni con competizioni come il Trofeo Artemio Franchi e la Coppa Intercontinentale. E’ con grande orgoglio che rilanciamo un trofeo nazionale così prestigioso per la gioia degli amanti del calcio in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di esplorare insieme nuove opportunità e aspettiamo con impazienza la Finalissima di Londra nel giugno 2022“.

LONDRA TEATRO DI ITALIA – ARGENTINA
Si giocherà il 1° giugno a Londra (stadio ancora da definire). Sarà l’ultimo appuntamento degno di nota di una lunga ed intensa stagione calcistica.
Gli azzurri sono tornati sul tetto d’Europa dopo 53 lunghissimi anni. Il primo e unico trionfo, fino alla notte magica dell’11 luglio, risaliva al lontano 1968. Più breve, ma comunque duratura per una nazionale di un simile spessore, l’astinenza da vittorie dell’Albiceleste. L’Argentina del ct Lionel Scaloni attendeva questa gioia dal 1993, nell’edizione giocata in Ecuador e conclusa con l’affermazione sul Messico firmata Gabriel Omar Batistuta, autore della doppietta decisiva. Dopo di allora ben 4 finali perse: di cui due per mano del Brasile e altre due, drammatiche,
Il destino ha voluto che ad affrontarsi nella prima del neonato trofeo siano le nazionali che rappresentano i paesi nei quali l’indimenticato Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre 2020, ha costruito le sue fortune affermandosi come miglior calciatore della storia. Eroe a Napoli con due scudetti, una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana, e in patria con il Mundial ’86 sul quale c’è il suo marchio impresso a fuoco.
Sfida nella sfida il duello tra i capitani che hanno alzato al cielo i rispettivi trofei: Giorgio Chiellini da una parte e Leo Messi dall’altra. Escludendo eventuali defezioni.