Il cantautore romano Ultimo torna al Festival di Sanremo con “Alba”, il brano che dà il titolo al suo nuovo album.

Un cerchio tutto sommato ben definito, iniziato con la vittoria tra i Giovani nel 2018 con ‘Il ballo delle incertezze‘, e proseguito con il secondo posto tra i Big nel 2019 con ‘I tuoi particolari‘. Scegliere di ritornare dopo quattro anni rappresenta una scelta “coraggiosa“, come egli stesso ammette, e di fronte alla quale in molti gli hanno detto: “chi te lo fa fare? Non ti serve, non ne hai bisogno, riempi già gli stadi“.

Ma, come ha già spiegato sui social al momento dell’annuncio della partecipazione al festival, Ultimo ribadisce: “Non posso dire: faccio gli stadi e quindi non vado a Sanremo. Ho 26 anni e mi metto in gioco. Vado a Sanremo a chiudere il cerchio, non perché abbia un conto aperto, non perché se non vinco non va bene ma perché sentivo che ‘Alba’ era il pezzo giusto per proseguire un percorso. Non vado per fare pace con il festival, perché non ho avuto nessun problema. Il passato è passato, non sono pentito né vado fiero di quello che successe nel 2019″, riferendosi alle polemiche nate dopo la vittoria di Mahmood con “Soldi”.
DALLA CAMERETTA AGLI STADI
“Il mio primo singolo è del 2016. In questi anni sono passato dalla cameretta agli stadi: la risposta del pubblico è stata molto forte, e mi continua a sorprendere. Perché i 7 anni di oggi, non sono quelli del passato: tutto si consuma in fretta. Saper che c’è tanta gente che ascolta le mie canzoni e viene ai miei concerti mi dà conforto”, ricorda Ultimo.
COM’E’ NATA “ALBA”
“Il brano, che mi è venuto incontro mentre ero alle Eolie, è una rinascita, un guardarsi dentro per poter ricominciare. Lo sforzo di superare i limiti, quelli che ci mettiamo prima di tutto noi stessi. Tutti abbiamo un’alba dentro, basta solo guardare. Parla alla mia parte più nascosta e profonda”.
Alba apre, dandogli anche il titolo, il nuovo progetto discografico di Ultimo, il secondo prodotto dalla sua etichetta Ultimo Records. Uscirà il 17 febbraio, la settimana successiva al festival. E’ il frutto di un anno di viaggi e di emozioni del cantautore, scritto tra Roma, la Sicilia, Los Angeles, Londra.
“Un disco che mi fa sentire fiero. Fiero di aver scritto tutto, testo e musiche, e di continuare ad aver voglia di farlo. E’ un fuoco che ho dentro e il disco è una sorta di flusso di coscienza in musica. E’ come se le canzoni fossero venute a me spontaneamente”, spiega.
E mentre il cantautore 26enne si prepara al Festival della canzone italiana, inevitabile è il pensiero al tour negli stadi della prossima estate per il quale sono già stati venduti oltre 250mila biglietti. Il viaggio partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il 1 luglio (data zero), per proseguire all’Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10, e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio. “Un progetto che arriva fino al 2024”.
(Adnkronos)