Lo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano ospita stasera la prima delle due semifinali di Nations League tra Italia e Spagna. Nell’altra, in programma domani a Torino, si sfideranno Belgio e Francia. Siamo alle battute conclusive della seconda edizione della neonata manifestazione continentale, che ha visto trionfare due anni fa il Portogallo.
È anche il replay della semifinale di Euro 2020, vinta ai calci di rigore dagli azzurri al termine di una gara tiratissima e molto sofferta. Fu il preludio al trionfo dell’11 luglio sotto il cielo di Wembley. Alla Nazionale di Roberto Mancini non dispiacerebbe affatto bissare quel successo. Sminuire l’importanza di un’eventuale vittoria della Nations League non è infatti nelle intenzioni del ct dell’Italia. Tant’è che consentirebbe di staccare con anticipo il pass per i mondiali in Qatar del prossimo inverno, evitando inutili tribolazioni.
“Sarebbe fantastico vincere questa competizione dopo l’Europeo e qualificarsi in anticipo per il prossimo Mondiale. Ma non sarà facile“. Così Mancini ha parlato ieri nella conferenza stampa di presentazione del match. E nel ricordare l’ultimo precedente sottolinea quanto la Spagna sia un avversario proibitivo: “Gli spagnoli sono stati coloro che ci hanno messo più in difficoltà a Euro 2020. Hanno buoni giocatori, sono forti e bravi nel palleggio, sarà una bella partita“.
Andati a ruba i 37 mila biglietti disponibili. Sul calore di San Siro, pieno per metà come da disposizioni Covid, fa affidamento il tecnico marchigiano: “Solitamente quando gioca la Nazionale il Meazza è sempre pieno“. Unico neo potrebbe essere rappresentato dai fischi annunciati da una parte di tifoseria, quella di sponda rossonera, nei confronti di Gigio Donnarumma.
Per niente incoraggianti, in tal senso, gli striscioni di disprezzo comparsi ieri in una zona poco distante dall’albergo che ospita la comitiva azzurra. Uno dei più emblematici recitava: “Donnarumma a Milano non sarai mai più il benvenuto. Uomo di m…“.
Non poche le defezioni in casa Italia. A Immobile, sostituito da Kean, si sono aggiunti dopo l’ultima giornata di campionato, gli infortuni di Toloi e Pessina. Al posto dei due atalantini il tecnico ha chiamato Calabria e Dimarco: per quest’ultimo si tratta della prima convocazione in nazionale.
Tutto lascia pensare che Mancini si affiderà al classico 4-3-3 optando però per un falso nueve, nella fattispecie Insigne, come terminale offensivo. A completare il tridente Chiesa da una parte e un Lorenzo Pellegrini in stato di grazia dall’altra.
I PROBABILI UNDICI DI ITALIA E SPAGNA
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Insigne, Pellegrini. Ct: Mancini.
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta, Garcia, Laporte, Marcos Alonso; Koke, Busquets, Merino; Oyarzabal, Ferran Torres, Fornals. Ct: Luis Enrique.