Non poteva scegliere un modo migliore per celebrare il raggiungimento di un simile traguardo. Con un colpo di tacco meraviglioso nel match di Coppa Italia con l’Alessandria, Fabio Quagliarella, 38 primavere sulle spalle, ha siglato il gol numero 100 con la maglia della Sampdoria.
Lui che di reti ad alto tasso di spettacolarità ne ha già realizzate parecchie nel corso della sua lunga e brillante carriera. Da oggi entra a far parte dell’élite blucerchiata. Un club riservatissimo, solo pochi eletti hanno potuto sottoscrivere la tessera di appartenenza. I nomi sono altisonanti e ne impreziosiscono il brand: Gianluca Vialli (primo per distacco a quota 171) e Roberto Mancini (141 i centri dell’attuale ct della Nazionale campione d’Europa). Non proprio due qualunque.
I gemelli del gol, i protagonisti assoluti dell’unico scudetto della storia della Sampdoria, gli amici di una vita, stretti nell’abbraccio diventato iconico durante le notti magiche di Euro 2020. Utopistico per Quagliarella pensare di poterli anche solo eguagliare in questa speciale classifica.
La carta d’identità è spietata: sebbene lo stato d’animo e la condizione siano ancora quelle di un ragazzino, a lungo andare la fatica si farà sentire. Nel frattempo il ragazzone di Castellammare di Stabia si gode la gloria meritata. Il premio ad anni di sacrifici e buoni comportamenti. Professionista esemplare, che ha sempre fatto della continuità di rendimento e di prestazioni il suo marchio di fabbrica. E che, non va dimenticato, ha attraversato momenti difficili, subendo vessazioni umanamente a dir poco condannabili.
I NUMERI DI QUAGLIARELLA
È il momento di dispensare alcuni numeri. 229 reti in totale, distribuite tra i vari club con cui ha giocato e 9 di queste con la maglia della Nazionale. Un titolo di capocannoniere nel 2018/2019 con 26 gol messi a segno e 11 gare consecutive con il suo nome annotato nel tabellino dei marcatori (record condiviso con Batistuta e Cristiano Ronaldo).
Vicino o lontano che sia l’addio al calcio giocato, godiamocelo. E con l’asta del fantacalcio alle porte, puntiamo ancora una volta su di lui. Cerchiamo di strapparlo all’agguerrita concorrenza dei nostri colleghi manager. Bonus assicurati, fiducia ripagata: nessuno si è poi pentito, nessuno si è mai lamentato del buon Fabio.