Il tecnico rossoblù Pierpaolo Bisoli (foto Tucci-Pescatore)
Il tecnico rossoblù Pierpaolo Bisoli (foto Tucci-Pescatore)

I numeri del Cosenza sono impietosi e vanno ben al di là delle, rispettabilissime, opinioni personali.

Poco conta, allo stato attuale delle cose, se i rossoblù hanno da recriminare per alcune dubbie decisioni arbitrali. Il riferimento in questo caso è soprattutto alla conduzione del sig. Giua di Olbia, direttore di gara di Reggina – Cosenza che, probabilmente, ha penalizzato i rossoblù. Poco conta se all’appello mancano 4 punti: i due gettati via nei minuti di recupero del derby dello “Scida” con il Crotone; gli altri due svaniti quando la vittoria contro il Lecce sembrava ormai in pugno.

Poco conta se Pierpaolo Bisoli, nel post gara di ieri, ammette di aver visto un buon Cosenza e parla di numerose palle gol create. Le statistiche purtroppo dicono che c’è poco da stare allegri e prospettano scenari nefasti (con questo non si vuole sottintendere che il tecnico emiliano se ne stia in panciolle con la testa sgombra da pensieri). A patto che nell’immediato non ci sia una netta e decisa inversione di rotta.

Di Pardo e, sullo sfondo, mister Bisoli durante Cosenza-Parma di ieri
Di Pardo e, sullo sfondo, mister Bisoli durante Cosenza-Parma di ieri

Nella speciale classifica degli ultimi 5 turni di Serie B i silani sono desolatamente ultimi. Nessuno ha fatto peggio di loro. Un solo punto all’attivo, frutto del 2-2 casalingo con il Lecce. Per ambire alla salvezza, anche se questa dovesse essere raggiunta tramite i playout, ci vuole ben altro. Innanzitutto bisogna guadagnarseli gli spareggi. Tradotto in soldoni: guardarsi le spalle dal Vicenza.

Delle squadre in coda i veneti sono gli unici ad essere sostenuti da un pubblico che continua ad accorrere numeroso al “Menti” e che ha bandito le polemiche nella speranza di centrare l’obiettivo. Aspetto non di poco conto in questo finale thrilling di campionato. Dulcis in fundo – si fa per dire – la media punti dei tre allenatori che si sono alternati sulla panchina nell’ennesima tribolata stagione dei lupi in Serie B.

CON ZAFFARONI LA MIGLIORE MEDIA PUNTI STAGIONALE DEL COSENZA

Paradossalmente chi ha fatto meglio è il tecnico chiamato in fretta e furia al timone della squadra nel post riammissione ed esonerato alla sedicesima giornata. Mister Zaffaroni ha portato in dote 15 punti (media 0,93). Male, malissimo, ha fatto Roberto Occhiuzzi, con cui il Cosenza non ha mai assaporato il sapore dolce della vittoria (media 0,57). Bisoli, che ha conquistato l’intera posta in palio solo nello scontro salvezza con l’Alessandria, si assesta nel mezzo con una media di 0,62 punti a partita.

Sembrerà assurdo e paradossale ma se il Cosenza ancora galleggia e non è sprofondato nelle acque agitate del mare cadetto lo deve a due salvagenti. In primis quello offerto da una parte destra di classifica molto livellata verso il basso. In secundis quello del bottino raccolto da Marco Zaffaroni, che per la cronaca è il primo della serie individuato dal club come principale responsabile della mancanza di risultati.