La sensazione è che questo sia il primo di una lunga, lunghissima serie di successi. Carlos Alcaraz si è aggiudicato l’Atp Masters 1000 di Miami battendo il norvegese Casper Ruud in due set.
Siamo di fronte al nuovo fenomeno del tennis mondiale. Lo spagnolo, da poco maggiorenne, vince il suo primo torneo da professionista alla settima partecipazione ad un Atp 1000. Contemporaneamente diventa anche il più giovane campione della storia del torneo americano.
L’inizio della finale è però traumatico per il ragazzino terribile, che si fa sorprendere dall’avversario e va subito di un break. Lo smarrimento però dura poco. Alcaraz riprende a macinare colpi e pian piano recupera lo svantaggio. Sul 5-5 strappa il servizio a Ruud e nel gioco successivo, al terzo set point, con un rabbioso smash, mette il primo tassello sul trionfo.
Il secondo set è un monologo dello spagnolo, padrone assoluto del campo. Il norvegese, stordito dalla forza e della sorprendente maturità dell’avversario, a dispetto della giovanissima età, nei primi game non riesce ad opporre resistenza. Poi ricompone i cocci e dopo essere andato sotto di due break ne recupera uno. Ma è solo una vana speranza per il numero 6 del circuito, costretto ad osservare lo sfidante alzare le braccia al cielo al termine di un match durato un’ora e cinquantadue minuti. Parziali dei due set 7-5, 6-4.
In virtù di questo successo Alcaraz, nel pieno della scalata al ranking Atp, supera l’italiano Jannik Sinner e si assesta all’undicesima posizione. Ma è solo questione di poche settimane e lo vedremo entrare senz’altro nei primi dieci del mondo.