Quello di giovedì sera al “Menti” di Vicenza contro i padroni di casa sarà un incontro particolare per Pierpaolo Bisoli.

Una partita che per la valenza della posta in palio non ha comunque bisogno di ulteriori stimoli. Il tecnico di Porretta Terme è diventato sin dal suo approdo in riva al Crati una sorta di uomo guida, condottiero nel difficile compito di riuscire a portare in porto una nave che faceva acqua da tutte le parti. Una media punti di poco superiore al punto a partita ha consentito al Cosenza di battere il Cittadella e conquistare un posto per gli spareggi che valgono la permanenza in Serie B.

I lupi, dopo una lunga rincorsa durata 15 partite, ci arrivano con un punto in più rispetto ai prossimi avversari. Un vantaggio non di poco conto visto il regolamento dei playout. Al termine delle due partite, a parità di gol e di risultati, resterà in cadetteria la squadra meglio posizionata in campionato. Senza disputare né tempi supplementari, né rigori. La truppa silana, a conti fatti, potrà contare su due risultati su tre a disposizione.

Bisoli ai tempi della sua esperienza a Vicenza (Getty Images)
Bisoli ai tempi della sua esperienza a Vicenza (Getty Images)

BISOLI E LA PARENTESI POCO FELICE DI VICENZA

Mentre a Cosenza è riuscito a creare fin da subito il giusto feeling con i tifosi, il trainer rossoblù ha fallito la missione a Vicenza. Chiamato a sostituire Franco Lerda nella stagione 2016/2017, viene esonerato a sei giornate dalla fine con la squadra in zona playout. I biancorossi a fine campionato retrocederanno poi in Serie C.

L’anno successivo con Bisoli allenatore del Padova che vinse il campionato e il Vicenza che fallì, ci furono diverse polemiche per una partita di Coppa Italia nella quale il Lanerossi non si presentò. Polemica poi rientrata in fretta. Di certo l’ambiente vicentino non conserva un buon ricordo del tecnico di Porretta Terme. Ecco perché Bisoli, da ex del match, probabilmente vivrà una partita nella partita.