Ciclismo Vingegaard vince la Vuelta ma a Madrid tappa annullata

Dopo aver conquistato due edizioni del Tour de France, Jonas Vingegaard (Visma – Lease a Bike) aggiunge alla sua prestigiosa collezione la Vuelta 2025. La conclusione della corsa spagnola lascia però lui e tutto il gruppo con l’amaro in bocca.

All’interno del circuito finale di Madrid, i cortei di protesta bloccano il transito dei corridori. La classifica generale finale vede Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG) e Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) sugli altri gradini del podio.

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La tappa finale solitamente è riservata ai velocisti e alla meritata passerella per il vincitore della corsa e per i suoi compagni di squadra.

LA TAPPA

SI parte da Alalpardo. Nei primi chilometri, c’è spazio per le foto di rito per Vingegaard, in sella alla sua bici Cervelo completamente rossa per l’occasione, e gli altri corridori della Visma – Lease a Bike.

Quando mancano 57 chilometri al traguardo, i contestatori pro Palestina irrompono sul percorso, all’interno del circuito finale di Madrid, e bloccano parte del gruppo. La situazione è tesa anche a 200 metri dal traguardo, dove un altro gruppo di manifestanti entra in strada. Va peggio ancora nella zona riservata al podio finale, dove sono state divelte le transenne e il palco delle premiazioni viene invaso. I corridori procedono per qualche altro chilometro dietro alla macchina del direttore di corsa, prima di fermarsi di nuovo ed entrare nelle ammiraglie. Nel frattempo, tutta la zona del traguardo viene completamente invasa. Poco prima delle 19, l’organizzazione comunica che non si terrà alcuna cerimonia di premiazione per motivi di ordine pubblico.

L’amaro in bocca rimane soprattutto ai velocisti, che hanno dato l’anima per arrivare sul traguardo della Bola del Mundo nella tappa precedente. Il loro obiettivo era giocarsi la tappa di Madrid in volata. La corsa viene vinta da Vingegaard, con Almeida (al suo miglior risultato finale in un grande giro) e Pidcock ai lati del podio, purtroppo virtuale. Vingegaard vince la Vuelta dopo due Tour. Mancandogli solo la maglia rosa per completare la tripla corona, l’auspicio è di vederlo presto sulle strade del Giro d’Italia. Pidcock aggiunge un altro prezioso tassello alla sua figura di corridore versatile e multidisciplinare. Il palmares del britannico parla da sé: aggiunge il podio di una grande corsa a tappe a due ori olimpici e ad un Campionato del Mondo in Mountain Bike, e ad un Campionato del Mondo di Ciclocross.

La maglia verde della classifica a punti viene vinta con merito da Mads Pedersen (Lidl – Trek), sempre all’attacco in numerose tappe e vincitore di una frazione. Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) porta a casa la maglia a pois di miglior scalatore e due tappe, senza venir meno al suo ruolo di uomo fondamentale in montagna a supporto del suo capitano Almeida. Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech) conquista con merito la maglia bianca di miglior giovane (riservata ai corridori U25). Il primo degli italiani in classifica generale è Giulio Pellizzari. Il marchigiano della Red Bull – Bora – hansgrohe bissa il sesto posto ottenuto nell’edizione del Giro d’Italia di quest’anno e porta a casa una stupenda vittoria di tappa. Rimane il rammarico per la maglia bianca persa al penultimo giorno di corsa.

Classifica tappa n. 21 (Alalpardo – Madrid, 108 km)

annullata per motivi di ordine pubblico

Classifica generale

  1. Jonas Vingegaard (DEN, Team Visma – Lease a Bike) in 72h53’57”
  2. Joao Almeida (POR, UAE Team Emirates – XRG) a 1’16”
  3. Thomas Pidcock (GBR, Q36.5 Pro Cycling Team) a 3’11”

Maglia verde (classifica a punti): Mads Pedersen (DEN, Lidl – Trek)

Maglia a pois (GPM): Jay Vine (AUS, UAE Team Emirates – XRG)Maglia bianca (miglior giovane): Matthew Riccitello (USA, Israel – Premier Tech)