in questa Vuelta, la presenza di Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) in fuga è una sentenza: o vince lui, o vince un suo compagno. L’australiano si aggiudica in solitaria la tappa bissando il successo di Andorra e consolida il comando nella classifica degli scalatori. Per la UAE – Team Emirates XRG è il quarto successo parziale. Castrillo e Romo, coppia iberica della Movistar, completano il podio di giornata. Traeen (Bahrain – Victorious) perde con onore la maglia rossa, che torna sulle spalle di Vingegaard (Visma – Lease a Bike), faro della corsa.

ANTEPRIMA

Prima del via, esplode il caso Ayuso. La UAE, nel giorno di riposo, aveva diramato un comunicato col quale rendeva noto che il corridore sarebbe rimasto nella squadra fino alla fine del 2025, anticipando la chiusura del contratto originariamente prevista al termine del 2028.

In un’intervista rilasciata nella zona di partenza, lo spagnolo contesta le modalità di diffusione del comunicato senza peli sulla lingua. Afferma infatti che era stata concordato di rendere pubblica la notizia solo al termine della Vuelta, in modo da non compromettere il clima nella squadra. Juan aggiunge che pensa che il solo scopo di questa tempistica sia stato quello di danneggiare la sua immagine e termina parlando di dittatura all’interno del team. Come proseguirà la Vuelta della compagine di matrice emiratina dopo queste parole al vetriolo?  Come controbatterà la dirigenza della UAE, che ha forse voluto punire Ayuso per non aver lavorato in tutte le tappe per Almeida?

LA TAPPA

Una maxi-caduta nel gruppo provoca il ritiro di Raul Garcia Pierna, molto attivo nella prima settimana, e qualche ammaccatura per Jorgenson. Una sequenza di scatti viene annullata, finché va in porto la fuga di giornata. Si avvantaggiano una trentina di uomini, tra i quali si segnalano Castrillo, i nostri Sobrero, Conci e Masnada, Kwiatkowski, Jay Vine e gli immancabili Quinn e Ryan della EF – Education Easy Post. Le prime due ore vengono percorse ad una incredibile media di 49,9 km/h. A 35 chilometri dal traguardo, restano avanti in dieci: da rimarcare la presenza di Castrillo e Romo della Movistar, Vine, Nicola Conci e Segaert, ai quali si aggiunge Vermaerke. Nel gruppo all’inseguimento, gli uomini della Bahrain – Victorious lavorano affinché Traeen riesca a conservare la maglia rossa.

In testa, Segaert parte al contrattacco e raggiunge fino a quaranta secondi di vantaggio. Con l’inizio della salita finale, l’azione del belga della Lotto perde mordente. Il primo a superarlo di slancio è Castrillo a sette chilometri dalla conclusione. Ryan e Romo scattano a loro volta.

Dietro, il gruppo inizia la salita finale con Ayuso che lavora per Almeida, mostrando carattere e professionalità dopo le polemiche prima del via. Il forcing della UAE provoca il distacco di Traeen, Gall e Ciccone.

Davanti, Vine sembra perdere terreno, ma risale con regolarità e potenza e riprende man mano tutti i fuggitivi che lo avevano superato. Castrillo prova a tenere la sua ruota, ma dopo poche centinaia di metri deve cedere. La tappa si conclude con Vine che trionfa davanti al duo della Movistar Castrillo e Romo.

Il gruppo arriva a 1’05”. Ciccone approfitta di un calo di ritmo per rientrare sugli altri big. Vingegaard riguadagna la maglia rossa ai danni di Traeen. Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe)veste ancora la maglia bianca di miglior giovane. La tappa successiva, con arrivo a Bilbao, presenterà ancora tante salite (ben sette Gran Premi della Montagna).

Classifica tappa n. 10 (Parque de la Naturaleza Sendaviva – El Ferial Larra Belagua, km 175,3)

  1. Jay Vine (AUS, UAE Team Emirates – XRG) in 3h56’24”, media 44,492 km/h
  2. Pablo Castrillo (ESP, Movistar Team) a 35”
  3. Javier Romo (ESP, Movistar Team) a 1’04”

Classifica generale

  1. Jonas Vingegaard (DEN, Team Visma – Lease a Bike) in 37h33’52”
  2. Torstein Traeen (NOR, Bahrain – Victorious) a 26”
  3. Joao Almeida (POR, UAE Team Emirates – XRG) a 38”