Cosenza, Angelo Corsi Non ho rancore ma avrei voluto salutare i tifosi
Cosenza, Angelo Corsi Non ho rancore ma avrei voluto salutare i tifosi

L’ex capitano del Cosenza Calcio, Angelo Corsi, è stato ospite nell’ultima puntata di Pianeta Cosenza, format de Il Dot in onda ogni lunedì alle ore 21:00. Focus sul buon momento della squadra di Alvini, sulla partita contro il Bari, sul suo futuro e… su Gennaro Tutino.

LE PAROLE DI ANGELO CORSI

“Il Cosenza ha cambiato un minimo l’atteggiamento rispetto alle prime uscite dove ha fatto benissimo come impressione, impostazione di gioco, carattere, anche coraggio nel provare determinate giocate. E’ stato convincente fino ad adesso. A Bari ha cambiato forse strategia, approccio tattico, ma è un sintomo d’intelligenza per me da parte dell’allenatore riconoscere anche la forza dell’avversario. Un punto d’oro portato a casa.

La mia fine rapporto col Cosenza? E’ una questione lunga. Non ho nessun rancore, è andata così. Ci sono punti di vista diversi nella vita e si prendono determinate scelte. L’unica cosa che posso dire è che la forma ha il suo valore, in tutte le cose. Si potevano evitare delle cose e avere un tatto diverso in alcune situazioni. Tutto qua. Mi fa male non aver potuto salutare i tifosi.

Progetti futuri? Vorrei restare nel mondo del calcio il più possibile, la mia più grande passione. In che ruolo? Non saprei, ho finito da poco il corso per diventare direttore sportivo ma questo non vuol dire che lo debba fare in futuro. Ci voglio pensare e sfruttare al meglio questo momento di transizione che sto vivendo attualmente formandomi.

TUTINO E IL SIGILLO DELLA CITTA’

“Tutino? Io ho un ottimo rapporto con Gennaro. Secondo me c’è stato un errore alla base in tutta la vicenda che lo ha coinvolto. Il procuratore ha fatto quella dichiarazione ma dobbiamo entrare nell’ottica che quest’ultimo fa solo gli interessi del suo giocatore. Tante volte non equivalgono agli interessi della città. Comprendo che la città si aspettasse una sua smentita e una presa di posizione. Con questo non sto dicendo che Gennaro non volesse rimanere a Cosenza, anzi. Posso dire con certezza che il suo contratto fosse importante. Appena è stato riscattato sapeva già che doveva andare via. Diciamo che c’era interesse da ambo le parti che lui partisse. Dispiace per come è finita. Il sigillo della città che gli hanno consegnato? Per me un’esagerazione. E’ stato un giocatore importantissimo per Cosenza e posso assicurare che ama questa città, senza dubbio. Per come sono fatto io in questi casi premierei i valori. Alcune situazioni potevano essere gestite meglio. Non era facile. Anche in quell’occasione, l’ho detto anche a lui, doveva avere la lucidità di pesare le parole ed esporsi in quella maniera, perché poi doveva essere di parola.”

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