“Recìto” è il primo album di Kihm composto da 8 tracce di musica elettronica cantate in italiano.
Il titolo è un neologismo creato dallo scrittore Vincenzo “Fuorviante” Furfaro: racchiude il significato di recita e di rito, due azioni che l’essere umano tende a compiere spesso in modo correlato. Recita intesa come comportamento per affrontare la vita di tutti i giorni, per evitare spiacevoli inconvenienti, integrarsi nel mondo di oggi. Rito, quasi inteso come abitudine, azione scaramantica, per acquisire sicurezza nell’affrontare il quotidiano.

Il disco è stato scritto, arrangiato, suonato e prodotto da Alessio Calivi (Kihm) presso il KRH Studio di Taurianova del quale è proprietario. La presenza di alcuni camei vuole rendere ancora più interessante il disco, come quello di Enzo De Masi (batteria in “La migliore tra le peggiori”) o di Salvatore Crucitta (basso in “Sogno a metà” e basso slap in “China – Man”). Con “Recìto” Kihm punta a reintrodurre il connubio tra suoni elettronici e suoni acustici, concentrandosi ulteriormente sulla forma canzone e approcciando con questi ad un concetto più limato di musica commerciale.
TRACKLIST
- China – Man
- Sogno a metà
- Quello che sò
- Il nulla cosmico
- Non è ancora abbastanza
- La migliore tra le peggiori
- L’altare
- Le troppe attenzioni