A cinque anni di distanza dal precedente “Somewhere”, torna Silent Carnival. Si tratta del quarto album per il progetto di Marco Giambrone che, anche questa volta, è affiancato da Caterina Fede e Alfonso De Marco insieme ai consueti collaboratori Andrea e Luca Serrapiglio. Le registrazioni hanno visto anche la partecipazione di Marcella Riccardi (Be My delay, Franklin Delano, Massimo Volume).
My Blurry Life è stato registrato e mixato nella primavera del 2020 da Marco Giambrone nel suo home studio.
“L’instabilità è la chiave di lettura di questo disco. Del sentirsi ovunque fuori posto, estraneo a tutto e a tutti. È stato scritto in prima persona e, si, non è altro che la lunga confessione di una vita a tratti “sfocata”. Ho voluto sintetizzare questo nel titolo. Tutto è stato scritto molto prima della pandemia, tutto è stato registrato durante la clausura forzata, come fosse una confessione metabolizzata dai suoni. Sembrava tutto troppo incompiuto, sconnesso, incoerente, instabile. A guardarlo con le lenti della concretezza appariva sfocato, mi annebbiava la vista. My blurry life non poteva essere un lavoro nuovo, perché non pareva essere niente, solo una sequenza di immagini fuori posto, instabili, estranee a tutto. La mia persona era frammentata, doppiamente esposta a uno sfondo che raramente sembrava paesaggio. La musica ha contenuto e ricomposto, è stata rifugio di umori differenti, reso le canzoni il distillato di un tempo passato a raccogliere i resti, un vetro sul quale la nebbia si è condensata in gocce singolari, fatte della stessa materia. Otto brani che mi hanno inghiottito, lasciandomi senza forze ma che, dopo aver imparato a camminare da soli, hanno subito reclamato il loro spazio.”