Il countdown per il ritorno della Formula 1 sta per arrivare allo zero. Venerdì 23 agosto comincerà ufficialmente il weekend del Gran Premio di Olanda sulla pista di Zandvoort, il quindicesimo del mondiale. La F1 si appresta a vivere la seconda parte di una stagione ricca di colpi di scena, a cominciare da una McLaren che riparte da favorita per il titolo costruttori.
E in casa Red Bull com’è la situazione? Gli appassionati aspettato di vedere se Verstappen riuscirà a casa sua ad interrompere il digiuno di vittorie che dura da quattro gare. Soltanto un anno fa era impensabile che potesse verificarsi uno scenario del genere. Pillola statistica: il tre volte campione del mondo a Zandvoort taglierà il traguardo dei 200 gran premi in Formula 1. Sicuramente Max – il quale ribadisce spesso che non tiene conto dei numeri – non vorrà fare una cattiva figura, in primis perché sarà davanti al suo incredibile pubblico.
Ci sarà anche molta attesa nel rivedere in pista la Ferrari, che dopo il podio conquistato con Leclerc cercherà di trovare una conferma nei Paesi Bassi. La Rossa di Maranello, però, non porterà aggiornamenti. Qualche giorno fa si dibatteva su un possibile fondo nuovo che sarebbe dovuto debuttare in Olanda: invece non sarà così. A riportare questa notizia è stato Giuliano Duchessa di Formu1a.uno. Non sarà spettatrice non pagante la Mercedes di Hamilton e Russell. Dal possibile uno-due in Belgio alla squalifica di Russell perché la sua vettura era stata trovata sottopeso a fine corsa. Un errore che dimostra ancora una volta come sbagliare, in uno sport così perfezionista e attento dai minimi dettagli, possa capitare a chiunque. Anche ad una scuderia come quella guidata da Toto Wolf.
Ferrari, parla il team principal Vasseur
“Siamo arrivati alla pausa estiva con il Gran Premio del Belgio nel quale come squadra abbiamo complessivamente mostrato una buona prestazione, conquistando la pole position e un piazzamento da podio con Charles, risultati che ci hanno dato fiducia” – esordisce il capo della Scuderia Ferrari. “Ripartiamo da Zandvoort, un circuito completamente diverso da Spa-Francorchamps, corto, stretto e tortuoso nel quale sarà fondamentale ogni piccolo dettaglio, soprattutto in qualifica visto che superare è veramente difficile“.
“Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi – in qualifica come in gara – sia da parte del muretto che dei piloti. Conoscendo i valori in campo questa stagione, e considerate le caratteristiche della pista è lecito attendersi una lotta sul filo dei centesimi” – conclude Vasseur.
Le caratteristiche del circuito olandese
Il circuito di Zandvoort è situato nella parte settentrionale dell’Olanda e ha una capienza di 105 mila spettatori. Il tracciato misura 4.259 km, si percorrerà per 72 tornate e ci sono 14 curve, la più famosa è quella denominata Hugenholtzbocht (curva 3) che può essere affrontata con due linee di traiettoria diverse. Peculiare è anche l’ultima curva (la 14) che immette sul rettilineo, con ben sedici gradi di pendenza. Entrambe le paraboliche sono due parti della pista fondamentali per ottenere il tempo sul giro migliore. Ci sono due zone DRS: tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale ma il layout del circuito olandese non facilita i sorpassi per cui la qualifica sarà determinante. Zandvoort è una pista a medio-alto carico ed ha un asfalto molto esigente per le gomme. Pirelli ha portato questi compound: la C1 come P Zero White hard, la C2 come P Zero Yellow medium e la C3 come P Zero Red soft.
E’ una pista in cui è importante la trazione. Infatti riuscire ad avere una linea pulita nelle due paraboliche permette di scaricare a terra tutta la potenza ed uscire dalle curve con più velocità. L’impianto frenante non sarà molto stressato dato che, in una scala di 1 a 5, Pirelli colloca la pista al terzo livello. In condizioni di asciutto la strategia consigliata sarebbe quella di una sosta secondo le simulazioni dei tecnici. La scelta della mescola dipenderà dalla temperatura: se farà più caldo si opterà per le mescole dure. Mentre se dovessero abbassarsi di molto le temperature la gomma soft sarebbe più performante. Il record sul giro è stato fatto registrare da Hamilton nel 2021 con un tempo di 1:11.097. Il pilota che ha vinto più edizioni di Zandvoort è Jim Clark con quattro successi. Negli ultimi anni, invece, il circuito è stato il giardino di casa di Max che ha trionfato dal 2021 al 2023.
Sainz dal 2025 sbarca in Williams
La pausa estiva ha consegnato una line-up del 2025 in via di definizione. Colui che bloccava il mercato, ovvero Sainz, ha scelto la sua nuova meta: sarà la Williams. Il driver spagnolo farà coppia con Albon ed ha firmato con la scuderia inglese un contratto di due anni con estensione. Sfumata sia l’ipotesi Mercedes, al fianco di Russell, che Red Bull. Rimangono ancora alcuni posti vacanti, però. La domanda più gettonata nelle ultime settimane è la seguente: chi sarà il sostituto di Hamilton? Recentemente è in ascesa la possibilità di vedere l’italiano Kimi Antonelli con Russell. Nonostante la sua giovane età Wolf vorrebbe scommettere immediatamente sul talentuoso pilota della Prema. Tra l’altro Antonelli esordirà in Formula 1 nelle prime prove libere a Monza. Insomma, nelle prossime settimane potrebbe sbrogliarsi la matassa.
In Alpine al posto di Ocon il ballottaggio è tra Zhou e Jack Doohan, quest’ultimo altro debuttante. In Racing Bulls, invece, la situazione sembrerebbe in via di definizione. Infatti nelle dichiarazioni rilasciate alla rivista austriaca Kleine Zeitung ha chiosato che Lawson siederà su una delle quattro macchine a disposizione. Red Bull o Visa Cash App? Staremo a vedere. La scelta finale dipenderà anche dalle prestazioni del messicano Perez. Resterebbe appiedato, nel caso in cui il neozelandese andasse al fianco di Tsunoda e Perez confermato, l’australiano Ricciardo.
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