Disney, compie 100 anni il regno che contribuì a creare la magia
Disney, compie 100 anni il regno che contribuì a creare la magia

Il mondo celebra i 100 anni della Disney, un secolo di magia e speranza.

In occasione del 100esimo anniversario dal giorno in cui Walt e suo fratello Roy presentarono al mondo intero la magia Disney per la prima volta, il mondo celebra la nascita di un colosso a livello globale. A Londra una grande mostra all’ExCel che a novembre si duplicherà a Chicago, una nuova serie di sneaker Vans, ma anche una Vespa speciale lanciata dalla Piaggio.

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Il 16 ottobre 1923 è la data dal primo contratto per 12 film firmato dai fratelli Walt e Roy Disney (Disney Brothers Cartoon Studio) con la distributrice di cartoni animati newyorchese Margaret Winkler che segna l’atto di nascita dell’impero di Topolino.

Tre anni più tardi, fu rinominata The Walt Disney Studio, per poi passare a Walt Disney Productions e arrivare infine al nome attuale nel 1986, sotto il segno del logo col castello di Cenerentola, il classico preferito dallo stesso Walt Disney che morirà nel 1966, all’età di 65 anni lasciando un impero che – ad ora – vale 150 miliardi di dollari.

Sotto la guida di Bob Iger, oggi, la Walt Disney Company è un colosso media che ha acquisito altri brand come PixarMarvelLucasfilms e 20th Century Fox.

LA NASCITA DI TOPOLINO

Walt con l’animatore Ub Iwerks disegna Mickey Mouse pensando a un topolino protagonista dei suoi prossimi cartoon. Il 18 novembre 1928, esce Steamboat Willie: primo cortometraggio animato con suono sincronizzato che ha lanciato Topolino nello star system al suono di un fischio.

Nel 1937 esce Biancaneve e i sette nani, il primo lungometraggio d’animazione. La «follia Disney» andrà ben oltre la fiaba dei Grimm, attingendo a molteplici forme d’arte: dal cinema espressionista tedesco all’architettura gotica fino alle illustrazioni di Gustave Doré. Il film è nominato a 8 Oscar, incluso quello principale, vincendone 2 per miglior canzone e colonna sonora.

DISNEY NON PRIVA DI POLEMICHE

Ma come ogni volta accade nei colossi destinati a diventare mondiali, l’avventura appena iniziata non fu certo priva di polemiche. Basti pensare alle accuse al fondatore Walt Disney di essere razzista, antisemita, suprematista bianco e sessista. O a quelle che hanno investito classici dell’intrattenimento per bambini come Dumbo (1948), Peter Pan (1953) e Aristogatti (1971) che due anni fa si sono visti affibbiare su Disney+ un’avvertenza perché ritenuti offensivi. Da ultimo, il braccio di ferro legale con la Florida scaturito dalla legge “Don’t Say Gay’ del governatore repubblicano Ron De Santis.

Ma la Disney conserva dietro di sé un glorioso passato fatto di magia e speranza grazie a personaggi come Paperino e Cenerentola, Biancaneve, Mary Poppins Frozen e Toy Story.

Disney ha rivoluzionato la cultura e la coscienza degli americani diventando la prima società a mettere insieme tv, cartoni, documentari, parchi a tema, libri e merchandise sotto un unico brand.

Tutto questo grazie anche alla nascita di Disneyworld e Disneyland in Florida e California, ad oggi i parchi a tema più affollati e grandi del mondo.