Memento mori, ricordati che devi morire. Ma allo stesso tempo non dimenticare di vivere, di gioire, di godere di ciò che hai. Il 24 marzo ritornano i Depeche Mode, a sei anni dall’uscita di Spirit nel 2017. L‘album, prodotto da James Ford e arricchito da Marta Saloni, prende spunto dalla citazione latina e dalle atmosfere oscure che la frase stessa suggerisce per poi esplorarne le diverse sfaccettature.

È il primo album di inediti (Columbia Records/Sony Music) dove Dave Gahan e Martin Gore sono orfani di Andy “Fletch” Fletcher, morto improvvisamente lo scorso maggio, che per 40 anni è stato parte integrante della band. Quando si dice “uno strano scherzo del destino“.

Già, perché il titolo dell’album era stato già deciso e ciò ha conferito un significato ancora più forte e toccante all’opera. Dodici tracce, iniziate durante il periodo della pandemia che, dalla grande apertura al completamento finale, sono intrise di un’ampia gamma di temi, tra cui paranoia e ossessione, catarsi e gioia ed infiniti aspetti intermedi. Per me è stato uno degli album più difficili che abbia mai realizzato. – ha dichiarato Gahan – Ricorda che devi morire è un grido che invita a godersi la vita appieno“.

Dopo l’uscita del disco, i Depeche Mode intraprenderanno il loro 19° tour mondiale a marzo, dopo cinque anni di fermo. Si esibiranno in Italia allo Stadio Olimpico di Roma il 12 luglio, allo Stadio San Siro di Milano il 14 luglio e allo Stadio dall’Ara di Bologna il 16 luglio.

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