La premessa è doverosa. Tutti i punti che scrupolosamente verranno elencati e sottolineati con strisciante sarcasmo, misto ad entusiasmo, rappresentano l’ordinario per un qualsivoglia club professionistico. Nel caso del Cosenza Calcio si ammantano invece di straordinarietà.
Qualcosa è cambiato, non si sa bene cosa. Forse è qualcuno ad essere cambiato e anche in questo caso non è chiaro chi. Continuare ad ammettere il contrario sarebbe da ottusi. È lapalissiano come i ritmi odierni non abbiano più nulla a che fare con quelli snervanti del passato. Arrivederci (meglio andarci cauti prima di dire ‘addio’) alle lungaggini che hanno caratterizzato l’era Guarascio, in particolar modo negli ultimi anni di B.
A giovare di questo nuovo spirito propositivo innanzitutto la costruzione della squadra. Il primo acquisto della stagione ’22/’23, al secolo Christian D’Urso, è arrivato con un contratto triennale. Chiaro segnale di una visione lungimirante. Stop all’improvvisazione, non c’è più il buio oltre la siepe. E non è un unicum, perché a stretto giro sono stati ingaggiati Brignola, Martino e Rispoli. Al 12 luglio corrente anno si contano quattro ufficializzazioni. Di cui tre titolarissimi e una scommessa. Roba da non credere, se a loro aggiungiamo le chiusure imminenti per Nasti e Butic (altro triennale). Ritmo, ritmo!
In quel di Sarnano – il ritiro nelle Marche, a tanti km di distanza da Cosenza, è un’altra, se vogliamo, piacevole novità. Uscire dal proprio orticello e respirare aria nuova fa bene al corpo e alla mente. Aiuta ad allargare gli orizzonti e coltivare ambizioni – Davide Dionigi sta lavorando con un gruppo numericamente soddisfacente. Il precampionato, a volte anche il campionato stesso, affrontato con un nugolo di ragazzini alle prime armi è un lontano ricordo.
Per non parlare del nuovo sponsor tecnico. Chiuso dopo un decennio il rapporto con la Legea, il club rossoblù si è legato nientepopodimeno che, rullo di tamburi, alla Nike. Con tanto di divisa ufficiale prontamente presentata con un originale e inaspettato flashmob. Cancellato il ricordo del Cosenza che giocava le prime gare ufficiali indossando la maglia della stagione precedente.
E udite udite. Buona parte del materiale tecnico è già in vendita allo store ufficiale. Il merchandising, al pari dello store on line, non ha quasi mai funzionato, creando diversi malumori tra i tifosi. I residenti in loco ma soprattutto quelli sparsi per il mondo, sono rimasti spesso a bocca asciutta. Altro aspetto questo che segna un’inversione di tendenza benaugurante rispetto ad un passato nebuloso ma comunque baciato, limitatamente all’aspetto sportivo, dalla buona sorte.
Sono gli spifferi, le voci di corridoio, a riferire che ci sia lo zampino del neo direttore sportivo Roberto Gemmi dietro questa piacevolissima svolta. Ora non resta che aspettare l’inizio del campionato a confermare il cambio di rotta. Magari anche sul rettangolo verde.