È disponibile in libreria e nei principali bookstore online il volume “Ucraina, appunto una guerra. La vita scorre fuori dai margini” di Fabio Izzo, pubblicato da Il foglio letterario edizioni (Piombino).

Cracovia, febbraio 2022. Un esodo biblico invade la città. Un triste fiume di gente in fuga dalla guerra che vaga senza meta, dorme allo stadio o in stazione, tra la ricerca di un alloggio e di un’offerta di lavoro. Un fiume che si agita alla ricerca di documenti, passaporti e soldi, euro, złoty e dollari. Un moto continuo da Est verso Ovest alla ricerca della salvezza, alla mercé di approfittatori e burocrati che nel disfacimento globale riescono a trovare sempre nuove procedure per etichettare, classificare, registrare, tradire e sfruttare per poi dimenticare e abbandonare queste persone al loro destino.
Il volume racconta la storia di un popolo attraverso le testimonianze di chi è sopravvissuto a un passato terribile. Sono le vicende di un’umanità semplice, degli uomini e delle donne comuni che resistono nonostante un presente inquietante, a guidare Izzo in questo mockumentary letterario.
“Ucraina, appunto una guerra” è un titolo dal doppio significato. Il conflitto (l’operazione speciale o guerra, per l’appunto) viene qui raccontato attraverso l’odissea vissuta in prima persona dal protagonista, un rifugiato che attraversa il suo paese bombardato per raggiungere la vicina Polonia. Qui, in terra straniera, finirà emarginato, a raccogliere storie, come quelle di Mila, Margot e altre, per evitare che vadano perdute, e a raccontare quel che poteva essere, ma che non è stato.
“Ucraina, appunto una guerra” è una storia coinvolgente che non offre risposte, ma si sviluppa sull’intreccio di destini di uomini e donne comuni calpestati dalla Storia, che Fabio Izzo racconta con sensibilità è dignità, senza mai cadere nel pietismo, o nella storia strappalacrime. La narrazione si sviluppa come un racconto lungo, diviso in due parti, confluente in sezioni diaristiche e biografiche, in flussi di pensiero e in brandelli social.
Fabio Izzo, classe 1977, originario di Acqui Terme (Alessandria), ha vissuto tra Italia, Finlandia e Polonia. La cultura e la letteratura di quest’ultimo Paese, in particolare, hanno lasciato un segno profondo nelle opere di Izzo, che si è cimentato nella traduzione della poesia dal polacco e ha messo la Polonia al centro della graphic novel “Uccidendo il secondo cane” (Oblomov 2019), realizzata insieme a Valerio Gaglione, candidata al Premio Strega e poi pubblicata anche in Francia. Izzo è stato scoperto dalla casa editrice Il foglio letterario con il suo primo romanzo, “Eco a perdere”, pubblicato nel 2005: un mix di autobiografia e riflessioni notturne.
Ne sono seguiti altri 7, editi da Il foglio letterario e da Terra d’ulivi, senza contare racconti e traduzioni varie. Un portfolio di bizzarre storie d’amore e punk estremamente colte, con atmosfere quasi sempre dissacranti e sarcastiche. Candidato dallo scrittore e accademico Predrag Matvejevic al Premio Strega nel 2014 con il suo romanzo “To Jest” (“Questo è”, in polacco), nel 2022 a cavallo tra febbraio e marzo si è recato in Polonia per prestare opera di volontariato e per raccontare quanto visto in una serie di articoli, pubblicati su “L’ancora” settimanale cattolico.