Dopo la beffa chiamata Portogallo, le Azzurre si arrendono alle temibili spagnole che battendo anche l’Italia con la qualificazione già in tasca, chiudono il girone a punteggio pieno.
Inizia molto bene il match per le Azzurre. Dopo nove minuti, sul cross di Giugliano, è Linari a saltare più un alto di tutti con il suo colpo di testa potentissimo che coglie in pieno la traversa. La ricompensa arriva appena un minuto dopo. Cross questa volta dalla sinistra di Caruso che trova Cantore in area, stop per Piemonte che svirgola la palla, ma serve un assist involontario per Oliviero che col piatto sinistro batte Nenclares portando in vantaggio l’Italia.
La qualità della Spagna, però, esce fuori. Al 14′ grandissimo scambio sullo stretto al limite dell’area con Athenea che chiede il triangolo a Alexia, la quale di tacco gli restituisce la palla. Tiro a giro perfetto della numero 10 spagnola, che si insacca sul secondo palo e trova il pareggio. E’ un Italia che ci prova, due volte pericolosa sul finire del primo tempo con Bonansea. L’ultima occasione vede proprio la numero 11 che riceve dalla destra sul cross di Cantore, ma la sfera termina alta sopra la traversa.
La rimonta definitiva, poi, arriva in pieno recupero: cross dalla destra di Alexia che trova l’inserimento centrale di Esther González, tiro al volo che viene deviato da Giuliani. La palla lentamente entra dentro la porta e la numero 9 spagnola che per sicurezza la spinge in rete.
Neanche il tempo di ritornare in campo per la ripresa che una nuova beffa arriva per le Azzurre. Al 49′ respinta della difesa sull’incursione di Athenea, la palla arriva al limite dell’area a Patri che calcia prendendola male. Il suo tiro prende una strana traiettoria e la palla sbatte sul palo e finisce in rete. Spagna in vantaggio.
Il triplice fischio sancisce la sconfitta per le Azzurre ma, poco male. Con la vittoria del Belgio sul Portogallo, infatti, l’Italia si qualifica lo stesso ai quarti di finale in programma da mercoledì 16 luglio 2025. L’avversario sarà la Norvegia. Le azzurre tornano tra le prime otto d’Europa dopo 12 anni.
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