Guarascio ha lasciato intendere una cessione prossima del Cosenza (foto Michele De Marco)
Guarascio ha lasciato intendere una cessione prossima del Cosenza (foto Michele De Marco)

Venga compresa e perdonata la diffidenza nei confronti del presidente Eugenio Guarascio. Del resto sarebbe da incauti abbonare un surplus di credibilità e affidabilità alle sue parole, puntualmente disattese dai fatti nel corso di questi anni tortuosi. Tanto difficili da essere culminati con la retrocessione sul campo in Serie C e il fallimento su tutti i fronti di un progetto che progetto non è mai stato.

Leggere con spirito critico e ribattere alle affermazioni riposte nel comunicato diffuso ieri non significa certo essere malfidati. In tanti, tantissimi, stampa e non, hanno approfondito le incongruenze presenti nei vari passaggi della nota diffusa attraverso le pagine ufficiali del Cosenza Calcio. Segnale che il sentimento è diffuso e non appartiene a chi è eternamente insoddisfatto o addirittura prevenuto.

Allo stato attuale è la questione temporale quella che più interessa ad un ambiente unito dall’avversione nei confronti della proprietà rossoblù. Riguardo le trattative per il passaggio di mano, Guarascio ha parlato di “situazioni concrete in essere ed una, in particolare, potrebbe arrivare alla definizione a brevissimo“.

Precisazione a questo punto doverosa e utile ad evitare che i soliti tempi biblici a cui Guarascio ha abituato Cosenza si dilatino. Non mesi, né tantomeno settimane. A brevissimo equivale a dire che nell’arco di pochi giorni la piazza vuole leggere l’unica notizia che da tempo attende: la cessione del Cosenza Calcio a chi intende “assicurare un futuro roseo” al club.

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