Be Alternative Festival 2023

A pochi chilometri dal centro di Camigliatello, lungo la strada per il parco nazionale della Sila c’è un luogo incantato. Qui annualmente natura e musica si mescolano per dar vita a un rito pagano che sa di magia. Chi non è mai stato al Be Alternative Festival potrà banalmente immaginare si tratti di una esagerazione. Ma non è così.

Alle spalle della Chiesetta di San Lorenzo, si apre allo sguardo lo splendido panorama del lago Cecita circondato dai monti. E’ proprio qui, sulle sponde del lago che il Festival ha trovato da qualche anno la propria dimensione, sposando l’idea di unire la bellezza degli altopiani al meglio della musica contemporanea.

Dente tra i più amati dal pubblico cosentino

La due giorni tra i monti silani ha visto sul palco alternarsi le nuove tendenze della musica italiana. Se la giornata del 29 Luglio ha visto a farla da padrone il sound a cavallo tra jazz ed elettronica dei Nu Genea. Il duo napoletano, ormai band di culto tra gli appassionati di musica, ha portato sulla riva del Cecita un set infuocato e coinvolgente. Il pubblico, ben preparato dal funk scoppiettante degli abruzzesi Tangram in apertura, ha dimostrato non solo di apprezzare ma si è lasciato travolgere dall’energia della band di “Bar Mediterraneo“, dimostrando come il progetto musicale dei napoletano/berlinesi Massimo Di Lena e Lucio Aquilina sia una delle cose migliori che il panorama musicale tricolore possa offrire al momento.

L'esibizione di Dente
L’esibizione di Dente

Ad aprire le danze della giornata del 30 luglio è invece stato il cantautorato 3.0 di Emma Nolde. La giovanissima toscana è già idolo del pubblico. Ne è stata dimostrazione il capannello di fans che si è creato sotto il palco durante la sua esibizione e col quale, nel dopo live, Emma si è a lungo intrattenuta tra risate, foto e autografi. A seguire Giuseppe Peveri in arte Dente, uno degli artisti più amati dal pubblico cosentino. Tra un brano del nuovo disco “Hotel Souvenir” e i classici di una carriera che lo vede sulla breccia da più di 15 anni, ha deliziato i presenti con i suoi tipici intermezzi tra l’ironico e il nonsense.

I Baustelle a chiudere il weekend del Be Alternative Festival

A concludere la kermesse è stato il live più atteso, quello di una band che ha segnato la musica italiana dei nostri giorni con un sound raffinato ed elegante e testi intrisi di poesia. Stiamo parlando dei Baustelle di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini. Qui in versione full band ma con una rilettura estremamente particolare dei propri brani, più adatta al contesto in cui si sono esibiti. I brani della band toscana in versione “country-rupestre”, come l’ha definita Bianconi, non hanno perso nulla della bellezza originaria, anzi, si sono sposati splendidamente alla cornice.

Un pubblico in visibilio e una band che, complice il tramonto del sole a rendere ancora più speciale l’atmosfera, si è piacevolmente lasciata andare, concedendosi più a lungo di quanto previsto inizialmente, sono stati la chiosa perfetta di una esperienza che, alla faccia dei mega concerti evento, ha ben pochi eguali nello Stivale.