“Non compete a noi entrare nel merito delle questioni sollevate, sul finire del mese di luglio, dalla Covisoc e che hanno condotto al deferimento della società del Cosenza Calcio e che, auspicabilmente, saranno chiarite nelle sedi opportune e nei gradi successivi della vicenda.
Da Sindaco della città di Cosenza e da sostenitore dei colori rossoblù non posso, però, esimermi dall’esprimere il mio più profondo disappunto e il più convinto malcontento per la penalizzazione inflitta al Cosenza calcio, alla squadra di mister Alvini e a tutti i tifosi rossoblù. Credo che ci siano tutte le condizioni per poter definire la sanzione decisa ieri dal Tribunale Federale Nazionale una misura spropositata e che si spera possa essere rivista e cancellata”.
Lo afferma il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, molto contrariato per la penalizzazione di quattro punti, da scontare nel campionato in corso, inflitta al Cosenza Calcio.
“A prescindere dalle eventuali responsabilità che dovessero emergere e rispettando l’operato degli organi federali – ha sottolineato il Sindaco Franz Caruso – la sanzione che il Cosenza calcio dovrà scontare, potrebbe condizionare fortemente il prosieguo del campionato di serie B, nonostante gli sforzi che la città, la società e tutta la tifoseria hanno faticosamente profuso per difendere a denti stretti la categoria e per poter costruire in futuro quel salto di qualità da tutti atteso ed auspicato.
Quel che rattrista e preoccupa ancora di più – ha aggiunto Franz Caruso – è che in un sistema calcio nel quale, a fronte di vicende ben più gravi che non hanno risparmiato club blasonati, si manifesti una sorta di accanimento nei confronti del Cosenza calcio che aveva ben iniziato il nuovo campionato e che ora si vede, nonostante i risultati conseguiti sul campo, costretto a ripartire dal fondo della classifica.
La nostra speranza e quella di tutti gli altri attori in campo, dalla squadra, alla società, alla tifoseria, è che gli organi federali deputati ad esaminare il ricorso del Cosenza Calcio, possano valutare gli elementi che saranno portati a discarico e rivedere una decisione che – ribadiamo – riteniamo assurda e alquanto sproporzionata.
Pur essendo i nostri animi pervasi dall’amarezza, andiamo avanti per la nostra strada, non solo per i nostri meravigliosi tifosi rossoblù. Ma per l’intera comunità, quella cosentina, che di calcio vive e continua a cibarsi, come in un rituale collettivo che non conosce soste, ma che si rinnova ad ogni partita, trovando, anche nei momenti di difficoltà, la forza per risalire la china e riproporsi all’attenzione della ribalta calcistica con rinnovato vigore e nella speranza di un futuro sempre migliore e possibilmente sempre più carico di soddisfazioni”.