San Giovanni in Fiore ha vissuto giorni straordinari, intensi e indimenticabili grazie alla riuscitissima edizione 2025 della Settimana del turismo delle radici, che si è conclusa il 24 giugno in coincidenza con i festeggiamenti solenni per il patrono della città, San Giovanni Battista.
È stata un’esperienza unica, di memoria, cultura, tradizioni e futuro.
«Abbiamo accolto centinaia di visitatori provenienti dall’estero, molti dei quali originari – ha detto la Sindaca Rosaria Succurro – della città o legati da radici familiari al nostro territorio. Sono venuti di proposito per riscoprire usanze, volti, luoghi e sapori legati alla loro storia. Li abbiamo visti emozionarsi, camminare per le strade del centro storico, visitare l’Abbazia florense, partecipare ai laboratori per bambini e agli eventi musicali con un entusiasmo che ci ha profondamente colpiti».
Ricco e variegato, il programma, anche con il magnifico concerto dei Nomadi, che ha portato centinaia di persone anche dalle regioni del Nord, ha coinvolto persone di ogni età: bambini, famiglie, anziani e giovani. Particolarmente apprezzato è stato il Festival del costume tradizionale calabrese, giunto alla sua terza edizione, che ha ricevuto il prestigioso patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. La relativa sfilata ha visto la partecipazione di ben 14 Comuni calabresi, ognuno con il proprio abito tradizionale, sintesi di un’identità collettiva forte e radicata.
«Stiamo già lavorando – ha annunciato la Sindaca Succurro – alla prossima edizione del Festival, che sarà ancora più ambiziosa e coinvolgerà i costumi tradizionali di tutta l’Italia. San Giovanni in Fiore diventerà così la patria dei valori della tradizione e delle identità di ogni angolo del nostro Paese».
La Settimana del turismo delle radici ha fatto registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive locali, a conferma dell’altissimo potenziale attrattivo della città e del suo territorio.
«Lorica, la perla della Sila, ha incantato i visitatori con la sua natura incontaminata – ha aggiunto Succurro – mentre San Giovanni in Fiore, capitale della Sila, ha saputo conquistare tutti con la sua bellezza autentica e il calore dei sangiovannesi. I turisti sono rimasti felici, commossi, stupiti: questa è la nostra vera ricchezza».
Il successo ottenuto segna un punto di svolta per il turismo identitario e di ritorno, destinato a crescere nei prossimi anni, anche grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale guidata da Succurro nel valorizzare il patrimonio culturale, storico e paesaggistico. «La Settimana del turismo delle radici – ha concluso la Sindaca – sarà sempre più importante per la nostra città. Sarà evento di rilievo nazionale con ricadute concrete in termini di presenze, immagine e richiamo. Siamo pronti a esportare questo modello virtuoso che mette al centro la profondità dei nostri luoghi».