“La situazione “bollette” si sta aggravando sempre più: da una parte aumenti vertiginosi e dall’altra la impossibilità per famiglie ed imprese di poterle pagare“. A sostenerlo, in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.
“Nel frattempo, un cambio di governo che allungherà i tempi di insediamento del nuovo e una condizione economica che, – continua Saccomanno – forse, impedisce e impedirà lo scostamento di bilancio. Allo stato, pertanto, a parte il sostegno temporaneo, ma non sufficiente, non pare che vi siano iniziative che possano, in qualche modo, affrontare concretamente questa pesante crisi. Interventi strutturali necessitano di tempi lunghi, nel mentre anche le azioni più immediate non risolvono radicalmente il problema. Si tratta, infatti, di conseguenze che vengono da lontano e che hanno impedito all’Italia di poter costruire una propria autonomia energetica. Il divieto voluto dalla sinistra del nucleare e dell’estrazione del gas nell’adriatico e mediterraneo, con chiusura di oltre 170 pozzi funzionanti, sono alla radice il fallimento della programmazione energetica in Italia. Ed oggi a distanza di molti anni la nazione ed i cittadini stanno pagando queste decisioni scellerate“.
“Ed allora, – conclude il commissario regionale della Lega – nell’immediatezza, vi è una sola via d’uscita, per come indicato dal presidente della Cicas Italia Giuseppe Mazzullo: sospendere i distacchi di luce e gas almeno per un anno, in attesa delle misure che si riterranno di adottare. Un provvedimento legittimo e consono alla situazione di urgenza in cui vivono famiglie ed imprese che potrà dare, senza scostamenti di bilancio, un risultato immediato e che non potrà, sicuramente, essere osteggiato dai Player energetici Eni, Enel e Snam che non solo sono partecipate, ma hanno incassato somme rilevanti da un’evidente speculazione in atti”.