I tifosi del Cosenza al Rigamonti nella gara playout (foto Mannarino)
I tifosi del Cosenza al Rigamonti nella gara playout (foto Mannarino)

Dopo l’ennesima stagione tribolata, passata sempre sull’orlo del precipizio, il Cosenza raggiunge ancora una volta una salvezza miracolosa. Diventata ormai una consuetudine per le provate coronarie di tutti i tifosi rossoblù.

Per il secondo anno consecutivo la squadra bruzia si salva al fotofinish vincendo i playout. Nella passata stagione era stato il Vicenza a cadere sotto i colpi di Larrivey. Quest’anno il medesimo copione si è ripetuto con il Brescia di Dimitri Bisoli nella parte della vittima. Ironia della sorte figlio di Pierpaolo, eroe del “Marulla” solo 12 mesi fa. Una battaglia quella contro le rondinelle vietata ai deboli di cuori. Il gol del difensore Meroni infatti è arrivato all’ultimo istante del tempo regolamentare. Una rete pesantissima che ha scatenato l’ira funesta della curva bresciana, e la gioia incontenibile dei supporters rossoblù. Il Cosenza per il sesto anno consecutivo giocherà in Serie B, i padroni di casa invece dopo 38 anni rivedranno lo spettro della terza serie.

NEL 1991 FU MARULLA  A MANDARE IN ESTASI IL COSENZA

La squadra silana è una vera specialista negli spareggi per mantenere la cadetteria. Nel lontano campionato 1990/91 il Cosenza, infatti, vinse contro la Salernitana un’epica partita con un gol nei tempi supplementari del compianto Gigi Marulla. Lo spareggio all’epoca era previsto in gara unica e in campo neutro. Pescara fu il teatro dei sogni di tutto il popolo rossoblù. Il numero 9 con un tiro al volo da bomber navigato mandò all’inferno i campani. Sommando quello dello stadio “Adriatico” fanno tre spareggi su tre vinti. Cosenza farà pure rima con sofferenza, ma meglio non incontrarlo in finale!