La perdita della piccola Anu, avvenuta ieri mattina in maniera tragica, ha sconvolto il paese di Bisignano. Tanta la commozione social e la solidarietà nei riguardi della famiglia della curdo-irachena, ospiti del centro Sai.

Rimandati gli eventi delle ultime 48 ore, la comunità resta ancor attonita davanti a una tragedia del genere. Che avviene proprio nei giorni in cui era prevista una tappa del festival delle Migrazioni (con tanto di programma ma pochissimo coinvolgimento della collettività locale), ma soprattutto a ridosso delle festività di Sant’Umile. Una strana beffa del destino.

Il sindaco di Bisignano, Francesco Fucile, ha commentato così la triste vicenda: “La bambina e i suoi familiari hanno trovato accoglienza qui, da noi, inserendosi bene nel nostro tessuto sociale. Le famiglie che sono giunte nella nostra comunità, attraverso il sistema di accoglienza e integrazione SAI, provengono da vari Paesi e da situazioni diverse. Sono di religione musulmana, come la famiglia di Anu, o di altre religioni e hanno il desiderio naturale e legittimo non solo di vivere in condizioni di pace e sicurezza, ma anche di avere una vita migliore, coltivare la speranza e le proprie aspirazioni. Purtroppo, per Anu tutto ciò non è stato possibile a causa di un destino avverso”.

Di certo, il periodo di massimo raccoglimento e collettività bisignanese è lacerato da un lutto straziante.