Risale a ormai più di 50 anni fa la scoperta della “stanza segreta di Michelangelo”: un piccolo ambiente, situato sotto le Cappelle Medicee, a Firenze. La stanza, lunga appena 10 metri, avrebbe ospitato il celebre artista da giugno a ottobre 1530, durante le persecuzioni di Papa Clemente VII.
Durante la sua permanenza nella piccola stanza, Michelangelo iniziò a decorare le pareti, abbozzandovi dei disegni di carattere vario. Si tratta prevalentemente di rappresentazioni di corpi e volti umani. Nei decenni successivi, i disegni michelangioleschi, realizzati nella stanza, furono coperti da uno spesso strato di intonaco e dimenticati. La stanza fu poi utilizzata come deposito di carbonella. Agli inizi del secolo scorso, fu poi definitivamente chiusa e dimenticata per decenni.
La scoperta nel 1975
Fino a 50 anni fa non si conosceva nulla del luogo in cui Buonarroti trovò riparo. Il ritrovamento della “stanza segreta” e dei disegni ancora conservati sotto lo strato superficiale di intonaco, risale soltanto al 1975. La scoperta venne effettuata casualmente, nel corso di alcuni sopralluoghi.
Dal 1975 ad oggi, l’ambiente, chiuso al pubblico, è stato studiato e analizzato da un team di storici dell’arte e restauratori e ora, dopo più di 50 anni, verrà aperto al pubblico.
L’apertura al pubblico dal prossimo 15 novembre
A partire dal prossimo 15 novembre, i visitatori potranno accedere al piccolo ambiente. Le visite saranno consentite, esclusivamente su prenotazione, a piccoli gruppi, per un massimo di 4 persone a visita. Si tratta di un’iniziativa sperimentale, che durerà fino al 30 marzo 2024. L’iniziativa vuole, infatti, consentire ai turisti di ammirare, da vicino, i capolavori michelangioleschi, rimasti nascosti troppo a lungo, senza però danneggiare in alcun modo la stanza e la sua importanza storico-artistica.